Patto di solidarietà diffusa. Siglato un documento di azioni comuni tra Comune e 28 associazioni di volontariato.

Siglato stamani al Comune di Scicli il Patto di solidarietà diffusa, per la promozione di una società aperta e inclusiva. Firmatari l’amministrazione comunale, presenti il Sindaco, Enzo Giannone e il suo vice, Caterina Riccotti; la CGIL,  con il segretario generale della CGIL di Ragusa, Peppe Scifo e la responsabile della Camera del Lavoro di Scicli, Graziana Stracquadanio nonché i rappresentanti legali di ventotto associazioni di volontariato.

Il Patto di solidarietà diffusa intende attivare un sistema di interventi per arginare e contrastare questa crisi economica e sociale, che si avvalga dell’attività di enti no-profit e associazioni sociali e  di volontariato operanti nel sociale, al fine di incrociare le necessità manifestate dai cittadini con le offerte provenienti da aziende, associazioni e privati. Si  è stabilito, pertanto, di costituire un Tavolo permanente di confronto, fra i Servizi Sociali del Comune e le associazioni sociali e di volontariato presenti e disponibili sul territorio, che proceda a costituire una cabina di regia che abbia l’obiettivo di  promuovere una società inclusiva e ridurre il numero di persone in stato di marginalità.

Alla base dell’iniziativa comune lemergenza causata dalla pandemia di Covid 19 che ha  reso necessarie le misure restrittive disposte dal Governo nazionale per la tutela della salute di tutti i cittadini, e che sta causando una grave crisi economica e sociale in quanto, oltre ad aver aggravato le condizioni di precarietà di nuclei familiari già in difficoltà, sta interessando nuove categorie di nuclei familiari, finora non coinvolte negli ordinari circuiti assistenziali.

Con il Patto di solidarietà diffusa le parti si impegnano a favorire : interventi di formazione e contrasto al lavoro sommerso, percorsi di sostegno e tutele delle donne vittime di tratta e di violenza di genere, accompagnamento a percorsi di autonomia sociale, economica ed abitativa. I promotori avranno il compito di acquisire: da una parte  i bisogni  di quei soggetti, come lavoratori occasionali attualmente privi di reddito e/o che non beneficiano di armonizzatori sociali, anziani in difficoltà, soggetti immunodepressi o particolarmente a rischio e per questo costretti all’isolamento; dall’altra le disponibilità di aziende/associazioni e privati che vogliono offrire beni di prima necessità o servizi assistenziale o di volontariato di diversa natura quali fornitura generi alimentari, prodotti per l’infanzia, prodotti per la pulizia e l’igiene personale, dispositivi sanitari di sicurezza (guanti, mascherine, tute, disinfettanti.. dispositivi per il contrasto alla povertà educativa (computer, tablet, smartphone) disponibilità a svolgere servizi di volontariato. disponibilità a svolgere servizi di consegna a domicilio. Sarà compito della cabina di regia porre in essere le procedure necessarie per rispondere con tempestività alle richieste di sostegno. Il Comune avrà cura di:  tutelare la sicurezza e la salute degli operatori e dei volontari utilizzati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; assicurare, in qualità di responsabile del trattamento di dati personali, la gestione e la trattazione dei dati comunicati  in conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento europeo 679 del 2016.

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