Una casa famiglia per i cani randagi sorgerà a Scicli. Vanno a buon fine i lavori del convegno e la mostra degli artisti.

 Nascerà una casa famiglia pubblica per cani randagi. Sarà la prima in Sicilia, secondo questa tipologia. E grazie a fondi statali nascerà a Scicli, la città barocca famosa anche per il suo cane-mascotte, Italo. È questa la notizia, comunicata dall’Amministrazione comunale, in particolare dall’Assessore alla tutela degli animali Vincenzo Giannone, con cui si sono aperti sabato a Palazzo Spadaro a Scicli i lavori del convegno di approfondimento sul tema dei diritti degli animali e la pregiata mostra d’arte, che hanno segnato l’avvio del progetto civico e artistico “Nel segno del patto antico, il cane con l’uomo”. Ideato e curato dalla critica d’arte Elisa Mandarà affiancata, nel Comitato promotore, da Resi Iurato, Claudia Marotta, Franca Rita Russotto e Rita Trovato.
Elisa Mandarà ha coinvolto le associazioni animaliste di Scicli “Argo Tierschutz Sizilien” e “Gli Amici di Italo”, in questo progetto, che intende rilanciare l’attenzione sulla tutela degli animali anche attraverso donazioni, che possano sostenere le ingenti spese quotidianamente sostenute dalle volontarie per il recupero dei cani sul territorio, il ricovero, l’iter sanitario, la promozione delle adozioni.

L’inaugurazione della mostra d’arte e del convegno si è svolta sabato sera in significativa coincidenza con la Giornata Mondiale della Terra, come ideale valorizzazione della vita. E in questo nostro mondo gli animali non sempre vengono rispettati. Basti pensare, come è stato rilevato dai vari rappresentanti delle principali associazioni animaliste, Ornella Speciale, Alessandra Ferrari, Lilia Casali, rispettivamente per Oipa, Lav Italia, Animal Liberation, intervenute al convegno assieme a figure di spessore della Regione Siciliana, come Pietro Schembri, e dell’Asp di Ragusa, quali Gaetano Gintoli e Federico Ottaviano, che ogni 55 minuti viene presentata in media una denuncia per maltrattamenti di animali, mentre risultano carenti, soprattutto da parte dei Comuni, i percorsi per procedere all’affidamento dei cani randagi, troppo spesso rinchiusi nei canili, non sempre strutture ottimali, con una spesa di circa 90 milioni di euro. Azioni che si limitano a nutrire gli animali, a volte a curarli, senza però dare una prospettiva migliore della propria esistenza. Ecco perché è necessaria un’inversione di tendenza. E la notizia della nascita della casa famiglia per randagi ha suscitato grande interesse e speranza tra gli amanti degli animali, poiché rappresenta una svolta importante nella lotta contro il randagismo. La casa famiglia per randagi sarà un luogo sicuro e accogliente dove i cani potranno vivere in attesa di trovare una famiglia adottiva. Saranno curati e assistiti da personale specializzato e volontari, che si prenderanno cura del loro benessere fisico e psicologico.
L’intero progetto “Nel segno del patto antico, il cane con l’uomo” ha ottenuto il patrocinio dal Comune di Scicli. Significativo il contributo della Presidenza dell’Assemblea della Regione Siciliana, Ars per la quale è intervenuto l’On. Nello Dipasquale.
Il progetto è sostenuto anche da privati. Tra le collaborazioni alla kermesse vi sono il Lions Club Scicli Plaga Iblea e il Kiwanis Scicli.

(Nella foto gli artisti che partecipano alla Mostra di Palazzo Spadaro)

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