Sindaco in minoranza: lo abbandonano i tre assessori di Start Scicli. E’ crisi a Palazzo di città, a due mesi dalla fine legislatura.

Le voci di Palazzo davano con certezza i malumori e la diversità di vedute all’interno della Maggioranza e della Giunta comunale. Ma in verità non ci si aspettava una crisi politica e amministrativa a due mesi dalla fine della legislatura. Invece Riccotti (vice sindaco), Pitrolo (assessore con tante deleghe edilizie), Alecci (assessore per caso) hanno ufficializzato le dimissioni. Perchè? Ecco che cosa scrivono in un comunicato stampa:

“…Gran parte del lavoro, progettato con visione alta e disinteressata, è stato realizzato nonostante continue fibrillazioni, cambi di linea politica, tensioni altalenanti, avendo sempre di mira l’interesse superiore della comunità.  In diversi ambiti riteniamo che l’incisività amministrativa non sia stata sufficiente, e di questo abbiamo piena e chiara contezza. Riteniamo purtroppo che in questa giostra di ruoli, nella messa in discussione della lealtà delle persone che hanno lavorato con abnegazione per il progetto politico, rinunciando anche ad affetti e carriere professionali, vi sia stato il germe distruttivo del rapporto personale.”

Scrivono poi che sono ” orgogliosi dei risultati amministrativi conseguiti, avendo memoria dello status quo trovato nel dicembre 2016, e della forza con cui abbiamo rotto i legami delle consorterie e di lobby sedimentate nel palazzo.” Naturalmente sarebbe stato interessante conoscere nell’occasione quali fossero quelle consorterie o lobby di Palazzo, ma di questo i giovani di Start Scicli ci risparmiano i particolari. Il loro gesto scrivono ancora “è un atto di umiltà e di presa di coscienza della interruzione del rapporto di fiducia politica tra il capo dell’amministrazione ed i suoi più fedeli collaboratori. L’armonia, la serenità, il rapporto di continua e confermata fiducia, per il nostro movimento sono elementi imprescindibili del fare squadra e per essere incisivi nell’azione amministrativa. Questo valore forse non è stato ben compreso ed apprezzato.”

Il loro, scrivono “non è un atto di rinuncia ma di rinnovato impegno, nei quartieri, in mezzo al popolo, senza cariche e con tanta voglia di ascolto e di nuova progettualità.” Insomma le dimissioni sono irrevocabili, passando così all’Opposizione in Consiglio comunale.

Come risponde il Il Sindaco? Un comunicato stampa del Municipio ci fa sapere che “nel prendere atto della rinuncia all’incarico assessoriale da parte di tre rappresentanti di Start Scicli, nel ringraziare per l’impegno profuso, nel ribadire il legame personale con essi, concorda con quanto gli è stato comunicato dal coordinatore di Start Scicli: col tempo sono maturate visioni politiche non sempre allineate e visioni del futuro non convergenti, passando anche attraverso modi di rapportarsi ad escludendum da parte di Start con le altre forze politiche, anche di minoranza, non condivisi dal Sindaco”. Insomma Giannone fa l’elegante, ma ribatte che le “strade si sono divise”. Il Sindaco inoltre insiste sul concetto “che la città necessiti di una unità del centrosinistra, che superi definitivamente le divisioni del passato remoto e recente, mettendo insieme tutte le forze e le istanze del campo riformista e solidarista della città. Si augura, al di là del momento, che questo sia l’obiettivo di tutti, ben oltre i ruoli dei singoli”.

Giannone, quindi, rimane privo di una componente importante della sua Maggioranza. Dove troverà i nuovi consiglieri che assicurino i numeri? E soprattutto: troverà elementi in città o fuori che accettano una eventuale proposta di ingresso in Giunta?

Qualcuno prospetta anche l’eventualità di un abbandono dello stesso Sindaco: le dimissioni a due mesi dalla fine legislatura. Arriverebbe un Commissario che porterebbe la città fino alle elezioni, che molto probabilmente si terranno la prossima primavera. Gli scenari, comunque, sono tutti aperti.

F.C.

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