Seconda zona artigianale: si comincia

Il progetto del Consorzio CIPAI inizia la sua fase di attuazione. Appaltati i lavori per le opere di urbanizzazione primaria. Sorgerà in contrada Timperosse a Donnalucata.

Tappa importante per la seconda Zona Artigianale di Scicli, che va sotto il nome di Progetto Cipai. Nei giorni scorsi è avvenuta la aggiudicazione della gara d’appalto relativa ai lavori per realizzare opere di urbanizzazione primaria del Piano attuativo nella zona D2 del PRG del Comune di Scicli. Si tratta del progetto che un Consorzio di artigiani, all’interno della CNA di Scicli, presentò più di 10 anni addietro, per realizzare una seconda zona di insediamenti produttivi a monte di Donnalucata. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la C.T.F. Srl di Barcellona Pozzo di Gotto che ha praticato un ribasso del 25,0258%. La somma a base d’asta era di €.1.084.251,61, ma con il ribasso la quota per i lavori si è abbassata a €.789.232 oltre a €.31.580 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

Con questo appalto, nella zona prescelta in contrada Timperosse, si realizzeranno le strade interne, impianto elettrico, illuminazione esterna, impianto idrico e impianto fognario. Quest’ultimo verrà collegato al collettore centrale di viale Della Repubblica. Nel progetto, finanziato con i fondi ex Insicem, questa parte di lavori costituisce il  I° Stralcio.

Uno sbocco positivo dell’iter burocratico che ha visto impegnati per 10 anni un gruppo di operatori economici, piccoli imprenditori artigiani che mirano ad allargare le proprie strutture con un insediamento funzionale allo sviluppo e alla crescita produttiva delle singole aziende. Una storia strana, di pastoie amministrative, di lungaggini, che adesso va verso la prima e importante realizzazione.  Era infatti il 30 marzo 2003, allorquando dall’interno della CNA di Scicli, costituitosi il CIPAI (il Consorzio di cui stiamo parlando) partì la prima lettera di richiesta dell’area al Comune di Scicli per l’insediamento in questione.  In questo documento si chiedeva un’area in prossimità del Mercato ortofrutticolo di Contrada Spinello. Ma ci vollero mesi ed anni per avere una risposta certa dall’ente locale, ma con una assegnazione diversa dell’area: contrada Timperosse. Nel luglio del 2007 il Consiglio comunale approvava il progetto di urbanizzazione.  Da allora viaggi e riunioni a Palazzo di Città, alla Provincia di Ragusa (altra lotta per la destinazione dei fondi ex Insicem), al Consiglio comunale; contenziosi con i proprietari dei terreni, sentenze degli organismi di giustizia amministrativa. Insomma un progetto che si avvia a diventare realtà solo in questi mesi, e grazie alla persistenza di un gruppo che sin dall’inizio ha creduto nell’idea.

L’area assegnata al Cipai è di 11 ettari, che diventano 13 dal momento che il Consorzio ha dovuto acquistare anche le aree per le fasce di rispetto, i cosiddetti relitti.

All’atto costitutivo le aziende coinvolte erano 22, ma proprio le lungaggini hanno ridotto il numero a 16. Diverse le tipologia di imprenditorialità: si va dalla lavorazione del ferro a quella degli infissi in alluminio, da aziende che si occupano di elettromeccanica ai meccanici veri e propri; dalle aziende di carpenteria a quelle di prodotti a servizio dell’agricoltura. Insomma una varietà di insediamenti produttivi che sostanzialmente continuano a sviluppare quello che già da anni si fa nei capannoni sparsi nel territorio o che ha avuto un primo importante impulso nella zona artigianale di Via Emmolo alle porte del quartiere Iungi a Scicli.  Certo, il progetto si ritrova adesso ad essere realizzato in un momento di crisi economica non indifferente e saranno problemi per le ditte del Consorzio riuscire a trovare i giusti canali di finanziamento, almeno per la parte che compete alle casse dirette delle aziende. Secondo le previsioni di spesa del progetto stesso, l’investimento dei privati sarà tra i 15 e i 20 milioni. Si spera nelle leggi della Regione e dello Stato, ma più di tutte è la Comunità Europea che dovrà dare risposte più sicure in questa direzione. Un investimento che naturalmente va a toccare tante professionalità e che nel territorio può innescare un circuito positivo sul piano del lavoro e dell’occupazione. Si tratta di un progetto cui la CNA di Scicli, il suo gruppo dirigente, gli stessi consorziati considerano coraggioso sul piano produttivo. Un progetto concreto per determinare lavoro e quindi sviluppo sociale. C’è da dire che le Aziende coinvolte mirano ad allargare l’attività iniziando proprio da una struttura più grande (lotto minimo di 2 mila metri quadri, fino ad un massimo di 10 mila mq, secondo le esigenze della ditta).

Il progetto include, naturalmente, l’area dei servizi, i parcheggi distribuiti in tre aree, una a monte e due a valle; il verde pubblico per una superficie di mq. 4.561 con panchine, giochi per ragazzi e fasce di ripetto. La superficie destinata a viabilità interna è di mq.14.807.

Tutto questo avverrà nei prossimi due-tre anni.

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