SCICLI: LA GRANDE FUGA APRE IL FUTURO

Giampaolo Schillaci, ex amministratore e oggi portavoce del GP 100 Passi Scicli commenta la presa di distanza di Start Scicli nei confronti del Sindaco Giannone”
 “Start Scicli lascia. Dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo in Consiglio Comunale e in Città per quattro anni e mezzo, con il passivo beneplacito del Sindaco Giannone, dopo aver portato il sindaco di Scicli a impegnarsi in improbabili difese d’ufficio del loro operato. Start lascia, quasi una fuga, a pochi giorni dalla importante seduta consiliare sul Bilancio consuntivo.

A un anno da quella che a tanti è apparsa una fuga, quella del dirigente dell’ufficio tecnico ing. Carbone, a venti giorni dall’esodo altrettanto inspiegabile del dirigente ing. Pisani a Pozzallo, sono ora i rappresentanti della politica a mollare la presa, se non a fuggire, lasciando la città nel buio più completo: uffici depotenziati, Giunta sconvolta, Consiglio comunale nel caos. In quello che appare un tentativo di smarcarsi e di addossare a Giannone le colpa e le responsabilità di una città sempre più allo sbando.

“Gran parte del lavoro è stato svolto”, dicono, e forse si riferiscono alla massa di licenze di ogni tipo distribuite nel territorio. “Abbiamo rotto i legami delle consorterie e di lobby sedimentate nel palazzo.”, aggiungono. Mentre, l’impressione di chi ha seguito con attenzione e con costanza le vicende dello scioglimento per una mafia (che non c’era) è del tutto opposta: in questi giorni, in questi anni, con questa amministrazione, è stato semmai pienamente raggiunto l’obiettivo di chi ha voluto e gestito lo scioglimento, quello di una Scicli indifesa e schiacciata fra i poteri forti della Contea.

Scicli non è una città che può permettersi pause, deve riprendere a volare, deve lasciare la veste di paesone confuso nei suoi stessi beni, che sono tantissimi, e mettersi in marcia verso grandi obiettivi, per garantire assistenza e servizi alle famiglie e a tutti i cittadini, per gestire con lealtà e correttezza lo sviluppo delle campagne, dell’agricoltura, della fascia costiera, per conferire l’importanza che meritano quelle straordinarie quali feste quali la Cavalcata, la Pasqua e il Gioia, la Madonna delle Milizie, che già da sole possono aprire le porte di Scicli al mondo a partire già dal mese di febbraio di ogni anno. Per aprire Chiafura, oggetto di inquietanti attenzioni speculative, la chiesa di San Matteo ancora chiusa dopo il doppio restauro, per dare nuova dignità a tutti gli sport e al calcio, offesi da campi che dopo quattro anni e mezzo non sono ancora utilizzati e con uno stadio dalla storia straordinaria, lo Scapellato, praticamente distrutto, annientato, violentato e impraticabile. Per non dire di una proposta di Scicli – Val di Noto Città della Cultura, da impostare a coronamento di un quinquennio di lavoro e da sviluppare con le altre città del sito UNESCO grazie ad un atteggiamento serio, empatico e inclusivo che ci auguriamo sarà quello della prossima Amministrazione. E molto altro ancora, perché Scicli è uno scrigno inesauribile di ricchezze che aspettano di essere utilizzate a vantaggio di tutti i suoi cittadini, residenti e acquisiti.

Il sindaco Giannone ha avuto l’enorme responsabilità di aver assecondato senza nemmeno un tentennamento il gruppo che oggi senza alcuna riconoscenza letteralmente lo scarica addossandogli tutte le colpe possibili, tentando goffamente di smarcarsi dalla sua ondivaga figura. Ma se è vero che da ogni crisi proviene la riscossa di chi sa muoversi nel mondo e nella società, la rinascita di Scicli è finalmente dietro una porta che è stata tenuta per quasi sette anni colpevolmente chiusa. La Città oggi può finalmente aprire questa porta.”

Giampaolo Schillaci

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