Rifiuti pericolosi e scioglimento del Comune: La Commissione antimafia vuole ascoltare altre persone informate dei fatti. Nella lista Alfano, Vardè e Armao.

Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia della Regione Siciliana, annuncia ulteriori audizioni sul Caso Scicli relativo al rapporto “scioglimento Consiglio comunale-piattaforma per rifiuti pericolosi”. Ed è in lista – secondo un articolo apparso stamane sulle pagine del quotidiano La Repubblica- un elenco di persone che hanno avuto a che fare con la problematica. Così la Commissione intende ascoltare l’ex Ministro degli Interni Angelino Alfano, il Prefetto del tempo dott. Annunziato Vardè, l’avv. Gaetano Armao legale di alcuni consiglieri comunali del tempo che fecero ricorso contro lo scioglimento; la Commissione antimafia ha in animo di ascoltare anche il maresciallo Sebastiano Furnò che in sede processuale riferì di accessi strani alla banca dati della Polizia giudiziaria attraverso due “username” (dotazione riservata  dei servizi segreti). Cosa molta importante, i commissari dell’antimafia vogliono ascoltare anche i componenti dell’allora Commissione di accesso agli atti, che  nel 2014  fece molto discutere negli ambienti del Municipio per i metodi e gli interrogatori (l’ex sindaco Susino, recentemente ha dichiarato alla stampa di aver subito pressioni psicologiche). Naturalmente nella lista c’è anche la Commissione prefettizia che si insediò dopo lo scioglimento del Consiglio comunale.

Nello stesso articolo di “Repubblica”  la conclusione è riservata al “silenzio della politica”. Non si capisce se il riferimento è alla politica regionale o nazionale. Per la verità non si sono avuti commenti di politici, regionali e nazionali, che nel 2014 e anni a seguire auspicavano  lo scioglimento del Comune di Scicli. Si oggi, ad esempio i due deputati del territorio (nel frattempo passati alla Lega Nord) On. Ragusa e On. Minardo non commentano. Evidentemente aspettano che il “giunco si rialzi”. C’è però una posizione netta dell’On. Dipasquale (PD), critico sullo scioglimento già nel 2015,  che a conclusione di un suo recente comunicato stampa ha chiesto che la città venga chiamata a partecipare ad un Consiglio comunale aperto.

F.C.

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