Più posti in Rianimazione, le richieste dei sindaci di Scicli, Pozzallo e Chiaramonte Gulfi

Si è tenuto stamani, nella sede della direzione generale dell’Asp di Ragusa, l’atteso incontro degli amministratori dei comuni di Scicli, Pozzallo e Chiaramonte Gulfi con il direttore generale dell’Asp di Ragusa Angelo Aliquò (nella foto). Erano presenti, oltre al Manager, il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Iano Gurrieri, e il vicesindaco di Scicli Caterina Riccotti.

E’ di qualche giorno fa un documento congiunto con cui gli amministratori si dicevano preoccupati della circostanza per cui, a fronte di un potenziale aumento dei casi Covid acuti in provincia di Ragusa, serva aumentare celermente i posti letto di Terapia Intensiva dedicati all’assistenza Covid-19.

L’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, nelle scorse settimane aveva istituito 14 posti letto di Terapia Intensiva all’Ompa, ospedale Covid di Ragusa. Di questi ne sono stati attivati solo 5, numero del tutto insufficiente. Mancano i medici, mancano gli infermieri, mancano figure professionali altamente specializzate che possano ricoprire i ruoli vacanti. E in Sicilia la situazione è a macchia di leopardo. Esistono infatti ospedali, come il San Marco, nella vicina Catania, dove ci sono 136 anestesisti, e territori come il ragusano dove gli anestesisti sono soltanto trenta, la metà della dotazione organica necessaria.

I sindaci dei tre Comuni chiedono al manager Aliquò e all’assessore Razza un riequilibrio nell’assegnazione del personale sanitario specializzato per assicurare il servizio, nell’auspicio che la pandemia non si diffonda in maniera preoccupante, tale da rendere necessario l’impiego di questi medici e infermieri. Tali professionalità non si reperiscono dall’oggi al domani, ecco perché occorre coprire i vuoti di organico in maniera preventiva e tempestiva.

 

 

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