Tony Gentile, il fotografo che immortalò Falcone e Borsellino. A Scicli ripercorre storie e fatti legati alle sue immagini.

Bella, interessante serata ieri a Palazzo Spadaro, grazie alla presenza del fotografo Tony Gentile. Nell’occasione presentato il libro “Sicilia 1992. Luce e memoria”, un’opera che porta in copertina la sequenza di scatti che fissano quell’immagine diventata icona, contro la mafia: Falcone e Borsellino mentre parlano in confidenza ad un convegno antimafia. Gli interventi di Mario Benenati, Giuseppe Pitrolo, dello stesso Tony Gentile e di Marcella Burderi hanno dato modo di conoscere meglio il cammino fotografico dell’ospite palermitano, uno dei principali reporters del Giornale di Sicilia negli anni ’90, oggi della Reuters, la famosa agenzia britannica internazionale, e di tante altre importanti testate. Partendo da quella che è diventata la foto-simbolo dei due Giudici antimafia, Benenati ha presentato il lavoro fotografico di Gentile mettendone in risalto la coerenza e la testimonianza, dagli scatti nella Palermo del malaffare, alla documentazione cronachistica della quotidianità civile o povera del capoluogo siciliano. Intensa l’intervista di Pitrolo che ha avuto il merito di portare l’ospite ad aprirsi nei ragionamenti e nei tanti ricordi professionali: dalle motivazioni personali del fotografo, alla documentazione degli anni più duri nella città e nei quartieri, per conoscere meglio gli stimoli e gli interessi sociali o culturali che spingono a fotografare. Immancabile la querelle sul diritto d’autore della famosa foto a Falcone e Borsellino e le ragioni del professionista (artista) che non è riuscito a farsi riconoscere il copyright da una discutibile sentenza. Un breve dibattito con il pubblico ha evidenziato ancora di più il ruolo, oggi di grande importanza, del fotografo, con interventi di Gianni Mania e Luigi Nifosì. La conclusione di Marcella Burderi che avrebbe voluto aggiungere un’altra parola al titolo del libro presentato: il ricordo. Il ricordo che coinvolge il cuore, e quindi i sentimenti, l’emozione, la speranza. Il libro contiene in apertura una saggia introduzione di Ferdinando Scianna e un’intervista all’autore raccolta daCarlo Sala, “dedicata a un territorio e a un’epoca la cui memoria è ancora profondamente viva nella coscienza del nostro Paese”.

La serata, ben partecipata soprattutto dagli appassionati di fotografia, era organizzata dal “Gruppo fotografico Luce Iblea”, con la collaborazione del “Movimento cult. Brancati”, e sotto il patrocinio del Comune di Scicli.

F.C.

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