L’on. Ragusa scopre il problema migranti. E fa il suo esordio da leghista…paventando paure.

“Ci mancava lo sbarco di Pasqua. Una vicenda semplicemente assurda. E, per questo motivo, ho deciso di indirizzare una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e, per conoscenza, al sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, affinché da subito possa essere presa in considerazione questa vicenda, visto che, tra l’altro, approssimandosi il bel tempo, e in barba a tutti i proclami sinora fatti circa la chiusura dei porti, rischiamo di assistere a ulteriori eventi analoghi nei prossimi giorni”.
Questo l’incipit di un comunicato stampa dell’On. Orazio Ragusa, che così fa il suo esordio da leghista salviniano nel Sud Est della Sicilia. Certo quando militava nel PSI, e poi nel partito cristiano dell’amico Casini, per trovare un successivo approdo in Forza Italia, non ha mai preso posizioni così nette e contrarie contro i migranti; ma adesso ha sposato un’altra ideologia e quindi si adegua, lui che, nelle passate vite politiche, non si è mai occupato di migrazioni o sbarchi o assistenza o volontariato. L’on. Ragusa deve farsi una ragione rispetto ai comportamenti virtuosi e alternativi che le popolazioni del SudEst della Sicilia si sono date. Certo gli ultimi mesi hanno portato criticità e complicazioni ai problemi. Ma questi si affrontano con la pazienza della ragione, la pianificazione (il Ministero degli Interni- ci sembra- operi in maniera avveduta) e la disponibilità all’accoglienza; non certo paventando paure e disastri di chissà quale portata.

Franco Causarano
(Foto inviata dall’On. Ragusa)

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