Il Sindaco chiude il suo profilo istituzionale su facebook.

Dopo aver chiuso il proprio profilo personale, la settimana scorsa, il sindaco Giannone ha chiuso anche il proprio profilo facebook “Enzo Giannone Sindaco” con una scelta che, per la verità, non ha colto troppo di sorpresa gli addetti ai lavori.

Spieghiamo il perché. Dopo un duro botta e risposta con il Consigliere Comunale Resi Iurato e Scicli Bene Comune, sfociato anche in allusioni riguardo ad emolumenti percepiti dalla Iurato, il clima è tornato nuovamente infuocato in città e sui social network, dove non sai mai quale commento può arrivare. Lo accennavamo nello scorso numero del GdS. A nostro avviso, specie ad un sindaco, non è possibile star dietro o rispondere a tutte le richieste, provocazioni, reazioni che arrivano dal social network. Né puoi delegare qualcun altro a farlo in tuo luogo. O accetti di far un uso parsimonioso del social, limitandoti a pubblicare notizie senza andar dietro a tutte le discussioni (e distorsioni) che lo strumento provoca, oppure non basta un giorno di lavoro per star dietro alle parole tutti.

Su questo, mi sia consentita la riflessione, Giannone sconta anche l’eccesso di leadership che ha caratterizzato la propria azione politica e, di riflesso, i fortissimi limiti delle organizzazioni politiche che lo circondano. Ci sono volte nelle quali devi delegare altri “a fare il gioco sporco” (come si dice in gergo). Laddove per “gioco sporco” s’intende portare avanti le battaglie politiche e difenderle nei luoghi e nei modi deputati al dibattito percepito dall’opinione pubblica (documenti, manifesti, giornali, comunicati stampa e, per l’appunto, social network). A Scicli questo non avviene: l’impressione generale è che faccia tutto il sindaco. Tutto ciò, però, non è materialmente possibile né politicamente corretto. E dire, per l’appunto, che già dopo il primo anno di sindacatura  Giannone aveva scelto di non pubblicare più notizie sul proprio profilo personale fb. Finita la luna di miele post elettorale con la città, infatti, l’impressione generale era che la discussione sul web servisse solo ad alimentare polemiche su polemiche, mentre ben poco servisse alla causa dell’amministrazione quotidiana. Saggia, dunque, era stata la scelta di mantenere un profilo più basso. Adesso prendiamo atto anche di questa scelta, che Giannone giustifica con la volontà di dedicarsi solamente alle relazioni ed alla politica vera, ovvero quella fatta di confronto diretto. Nulla che dire, non fosse che da un canto non si può bloccare il progresso, e con esso il dato di fatto che, oggi, gran parte del dibattito politico si svolge sui social network. Tanto per non andare lontano, sempre nello scorso numero di giornale, ricordavamo come non passasse iniziativa o attività svolta dall’Istituto Quintino Cataudella di Scicli che Giannone, nella qualità di Preside e prima di divenire Sindaco, non sponsorizzasse o pubblicizzasse sul social network.

D’altro canto è indubbio che, questa scelta, evidenzia in modo chiaro un dato politico: quel senso di accerchiamento e di arroccamento su se stessa nella quale questa maggioranza politica si è andata a stringere dopo un anno e mezzo di amministrazione. Per il resto è fin troppo ovvio che il dibattito politico in città (seppure scarso ed insufficiente) sopravviverà a questa scelta.

Marco Causarano

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