Fornace Penna: La proprietà rinuncia al ricorso al Tar, per salvare l’importante manufatto.

Un’intervista sul quotidiano di Catania, La Sicilia, ad uno degli eredi della Fornace Penna, il 40enne sig. Guglielmo Penna, che parla a nome della famiglia, si sblocca la vicenda relativa alla Fornace Penna. L’intervistato dichiara di arrendersi e di ritirare il ricorso al Tar di Catania, presentato per contestare il valore economico dell’importante bene monumentale e naturalistico di Contrada Pisciotto. Leggiamo, infatti, il seguente virgolettato: «Ci siamo arresi. Per non far morire la Fornace, nonostante gli sforzi profusi, abbiamo rinunciato al ricorso a suo tempo presentato al Tar di Catania che poteva essere d’intralcio all’avvio dell’iter espropriativo. Peccato però che da quando ci è stato notificato, marzo 2022, non è successo più nulla tranne la fuga degli ennesimi investitori privati interessati e il riproporsi di una situazione di stallo che sembrava doversi risolvere». Nell’intervista di Franca Antoci, Guglielmo Penna esprime la sua versione dei fatti che hanno reso lunga e molto spesso ansiosa la procedura di esproprio e la stessa tenuta statica del “monumento”.

Alla Sovrintendenza di Ragusa adesso il compito di riprendere la pratica di esproprio e determinare i tempi e i modi della soluzione. Al Comune di Scicli il compito di riprendere i contatti con la Regione per la definizione del finanziamento relativo alla messa in sicurezza e il progetto di destinazione d’uso della Fornace Penna al Pisciotto.

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