Circa 200 le persone in quarantena rientrate a Scicli.

Sarebbero circa 200 le persone in quarantena rientrate a Scicli da altre città e regioni. Tutte si sono registrate e quindi autodenunciate all’autorità, facendo sapere, sempre alle autorità, il luogo in cui trascorrono il periodo di isolamento (coronavirus). Quasi tutti sottoscrivono di non avere alcun sintomo di malattia o contagio. E succede quindi che in case singole ma anche in condomini urbani c’è la loro presenza, che per la privacy non viene portata a conoscenza dei coinquilini. Coinquilini che magari stanno rispettando l’ordinanza relativa allo stare a casa e proprio per questo si sentono sicuri.  E allora ci si chiede:  fino a che punto la privacy  deve essere rispettata, mentre la sicurezza (in questo caso dal possibile contagio di coronavirus) di chi rimane nella propria casa,  può essere messa a rischio?

Molto seria e da sottoscrivere, a questo proposito, la proposta del Sindaco di Pozzallo, che suggerisce di scegliere una struttura (lui pensa a qualche struttura alberghiera) dove le persone in quarantena possano trascorrere  il periodo di isolamento senza creare problemi alla città e dare sicurezza ai cittadini, e naturalmente alle stesse persone che si autodenunciano.

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