Cartelle pazze? Le Opposizioni insorgono, l’Amministrazione risponde e si giustifica.

A Scicli cartelle pazze e conti correnti pignorati

I cittadini di Scicli in questi giorni, sono destinatari di inviti di pagamento da parte della Soget SpA atte al recupero di crediti vantati dal Comune di Scicli.
“Dalle notizie in nostro possesso, la Soget SpA pare essere in una posizione di irregolarità e quindi di non legittimità nella richiesta di tali adempimenti”. Così gli otto Consiglieri di opposizione, in modo compatto e unitario, hanno inviato una corposa documentazione a tutti gli Enti preposti alla vigilanza, affinché si abbiano provvedimenti e pareri qualificati, su questo presunto ed illegittimo comportamento vessatorio messo in atto dalla SOGET e destinato a numerose famiglie, professionisti e commercianti sciclitani.
“Resta oscuro il principio giuridico secondo il quale Il Comune di Scicli ha prorogato – continuano i Consiglieri -, con una procedura che probabilmente risulterà illegittima, il servizio di riscossione alla Soget SpA, essendo oramai scaduto, da ben oltre cinque anni il contratto originariamente intervenuto tra le parti, come altrettanto inspiegabile, risultano le notifiche di conseguenti avvisi e pignoramenti”.
La Soget SpA è una società tristemente nota a molti Enti comunali Italiani. La stessa società e i suoi amministratori sono stati oggetto di condanne penali (II sezione penale del Tribunale di Taranto del 25 marzo 2014) rispettivamente: cinque anni a…omissis… Presidente del consiglio di amministrazione della Soget Spa; quattro anni a … omissis… e due anni e sette mesi a … omissis… e … omissis… , dirigenti comunali. Sempre alla Soget spa, irrogate sanzioni interdittive dall’esercizio dell’attività e di divieto a contrarre con la pubblica amministrazione (art. 32 ter del c.p.).

“Ci chiediamo – affermano i Consiglieri- come sia possibile alla luce di tutto ciò che il Comune di Scicli continui ad avvalersi del servizio di questa società che, anche durante l’espletamento del servizio reso in seno all’affidamento, utilizzava mezzi e metodi alquanto discutibili.
Gli uffici comunali –settore entrate e finanze- sotto direttive dell’ Assessore Giorgio Vindigni di competenza stanno continuando imperterriti ad attuare un gioco al massacro nei confronti dei contribuenti sciclitani. Ribadiamo la legittimità dell’Ente nel riscuotere quanto dovuto, ma condanniamo fortemente le modalità con cui la riscossione medesima viene effettuata.
Mentre il Governo nazionale cerca di venire incontro alla grave crisi economica intervenendo sulle cartelle relative ad anni passati, con la cd. Pace Fiscale, qui a Scicli si arma la Soget per massacrare i cittadini, che obbligati a pagare, si ritrovano in serie difficoltà economiche nel gestire i bisogni propri e delle famiglie.
“La situazione è davvero inaudita – concludono i Consiglieri – vogliamo chiarimenti dall’amministrazione sciclitana, ed informare il Sindaco, ove non lo fosse, motivo per cui abbiamo già presentato una mozione di indirizzo con cui chiediamo la revoca dell’atto dirigenziale, la rescissione di qualsivoglia rapporto con la Soget SpA e l’emissione di tutti gli atti consequenziali, per una verifica sulla legittimità di quanto già attuato, riscosso e percepito dalla suddetta società di riscossione”.

I Consiglieri: Mario Marino Rita Trovato Marianna Buscema Vincenzo Giannone Claudio Caruso

Concetta Morana Maria Teresa Iurato Bruno Mirabella.

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La replica dell’Amministrazione comunale al documento delle opposizioni.

“Molto rumore per nulla” per dirla con William Shakespeare nel valutare l’ennesimo documento dei consiglieri di opposizione che spandono paure e drammi per l’invio di “Cartelle Pazze e Conti Correnti Pignorati”. Per iniziare intanto cancelliamo, per amore di verità e giustizia, una fake news -sono molto di moda oggi in certi ambienti politici- sostenendo che la S.OG.E.T SpA (Società di gestione Entrate e Tributi) è stata assolta dalla Corte d’Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, con provvedimento emanato in data 8 novembre 2017, riformando la sentenza (tanto citata dai consiglieri di opposizione) emessa in data 25 marzo del 2014 dal Tribunale di Taranto n: 806/2014, assolvendo la S.O.G.E.T SpA dai reati ascritti con conseguente eliminazioni delle sanzioni applicate.

Il Sindaco e la giunta non hanno fatto altro che un atto di buona amministrazione cioè quello di assicurare  il servizio al fine di evitare un danno erariale all’ente e quindi ai cittadini. Il provvedimento che sta alla base di questa decisione risponde a due stati di fatto: non si tratta di un nuovo incarico per la semplice ragione che è stato concretizzato per portare a buon fine le procedure già intraprese, e quindi note, confermate in diverse sentenze della commissione tributaria, al fine di evitare (sempre nell’interesse dei cittadini) la prescrizione dei crediti. A questo va aggiunto il fatto che per giurisprudenza consolidata – qualche consigliere dell’opposizione dovrebbe saperlo – le entrate locali si prescrivono in cinque anni. La prescrizione quinquennale matura solo se non viene notificata un’intimazione di pagamento o un atto interruttivo della prescrizione. Tutto quello che sta accadendo non è deciso dall’amministrazione e per fortuna neanche dall’opposizione ma soltanto ed esclusivamente dalle disposizioni di legge per le quali chi amministra è tenuto a rispettare con fedele e pervicace coerenza nell’esclusivo interesse dei cittadini che normalmente a Scicli pagano le tasse. Ma anche della città tutta che non può vedersi privata di entrate tributarie necessarie per sostenere i costi di beni e servizi.

Vogliamo solo ricordare che la Soget SpA ha espletato attività di accertamento di imposte evase e non di tributi iscritti a ruolo non pagati. Quindi nessuna tutela per gli evasori. Ribadiamo ancora una volta che gli uffici sono disponibili a venire incontro alle particolari esigenze per disagi economici previsti nei vigenti regolamenti. Sul piano politico qualche considerazione va fatta. La caccia alle streghe che l’opposizione tenta ancora una volta di fare con questo documento non solo ci dà l’occasione di un chiarimento alla cittadinanza in ordine alle motivazioni che pongono la priorità dell’interesse pubblico rispetto a quello privato, ma ci consente di dire che i gruppi di opposizione, ancora una volta purtroppo, si sono persi un’altra occasione per costruire un interesse per la città frutto di un confronto con l’amministrazione  preferendo ancora una volta inseguire, dalle elezioni perse in poi, quella luna nel pozzo che è solo un falso, come del resto tutte le luci riflesse.

 

 

 

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