Variante al PRG: intenso il dibattito sulla pianificazione delle borgate della costa.

Discussione intensa e interessante ieri sera al “Brancati” attorno al Piano regolatore e la pianificazione delle borgate e del territorio costiero. In apertura l’intervento del dott. Bartolo Mililli che ha riassunto le  principali linee guida del 2015, relativamente alle borgate e alla costa marina, approvate dall’allora Consiglio comunale. Molta attenzione sul già esistente, non c’è bisogno di  cementificare ulteriormente, è importante semmai il riordino di quanto esiste in termini di edificato, riportando alla legalità   aree e zone fortemente attaccate, negli anni passati, dall’abusivismo edilizio. Il riferimento soprattutto al territorio che va da Spinasanta a Pezza Filippa.  Si è parlato naturalmente di una variante che tenga conto dei due settori economici principali: agricoltura e turismo. Qui il dibattito è entrato nel vivo: le serre possono ancora avere un ruolo di crescita ma non è il caso di seguire l’indicazione che fu di Portoghesi, di trasferire cioè gli impianti a nord della litoranea, anche perché lì si può pianificare ancora in termini naturalistici, di rispetto del paesaggio e di insediamenti votati all’accoglienza turistica. Si è parlato molto di Donnalucata e di come il piccolo borgo può essere “aiutato a crescere”, senza ulteriore consumo di suolo. Diversi gli interventi a favore delle piste ciclabili che colleghino appunto la costa sciclitana con la mobilità lenta dei territori confinanti.  Attenzione anche su Cava d’Aliga e il territorio tutto intorno alla borgata.  Intervenire là dove c’è caos urbanistico e di viabilità, dare sviluppo al settore turistico,tenendo presente comunque che molto dipende dalla funzionalità dei servizi che portano al mare. In questo caso oltre alla pianificazione è necessario il controllo e il rispetto dell’ambiente (quella spiaggia, diventata luogo di piccole invadenti disordinate strutture). Di Sampieri si è parlato in modo positivo, considerandola  borgata che già da tempo ha trovato la sua dimensione  urbanistica, anche se il collegamento tra il borgo antico e il nuovo quartiere deve essere pianificato in maniera definitiva.

L’ass. Viviana Pitrolo ha ribadito che rientra nei programmi della Maggioranza  la Variante al PRG:  entro l’anno potrebbe già essere costituito l’Ufficio del Piano che imposti le documentazioni preliminari per attivare poi il procedimento. L’Arch. Di Maria partendo dalle tavole dei precedenti Piani ha evidenziato errori che non devono ripetersi nella nuova stesura di Variante. Alessia Gambuzza, presidente di Legambiente Scicli, ha posto l’attenzione su leggi e normative che devono salvaguardare il paesaggio. Ribadiva il concetto di “non più consumo di suolo”, portava anche alcuni esempi di pianificazione verde.

Giovanni Cannella, pur  partendo dall’esperienza del mercato immobiliare, rilevava alcune situazioni negative che negli ultimi anni l’edilizia ha registrato, consapevole però del successo e dello sviluppo potenziale che Scicli, le sue borgate e il territorio hanno. Così bisogna pianificare anche tenendo in conto l’attenzione che viene dall’esterno, non ricadendo in errori del passato.

Il dibattito tra il pubblico ha visto gli interventi di Fiorilla, Sergio Trovato, Paolo Nifosì, Giampaolo Schillaci, Pino Savarino, Leo Gentile, ed altri, concordi che il dibattito può essere ulteriormente ripreso e che comunque l’Amministrazione comunale può attivare, anche di sua iniziativa, l’ascolto della cittadinanza.

F.C.

(oto di Giovanna Autieri)

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