Un convegno a Palazzo Spadaro per illustrare e valorizzare Scicli prima del terremoto del 1693

Ospitato nel Palazzo Spadaro, si terrà il 2 dicembre il convegno “Scicli Futura – Scicli prima del terremoto del 1693 – Per una nuova visione della città”, organizzato da “Il Giornale di Scicli” e patrocinato dal Comune di Scicli.

Da molto tempo si è lavorato per la realizzazione di questo importante evento che accenderà i riflettori su Scicli prima del terremoto del 1693 per rivelarne l’estremo interesse archeologico, storico, artistico e culturale. In particolare l’attenzione sarà rivolta al colle di San Matteo e ai suoi dintorni. Ne illustreranno i vari aspetti il professor Pietro Militello, archeologo dell’Università di Catania, il professor Paolo Militello, storico dell’Università di Catania, il professor Paolo Nifosì storico e critico d’arte, l’archeologo Saverio Scerra della Soprintendenza di Ragusa, la dottoressa Laura Anello presidente de “Le Vie dei Tesori”. La dottoressa Giovanna Giallongo e il dottor Mario Benenati presenteranno Via Loreto e dintorni.

Nel pomeriggio le tante associazioni culturali e turistiche della città (ne sono rappresentate ben dodici), presenteranno lavori sui monumenti del colle di San Matteo e del quartiere di San Giuseppe, sulle chiese rupestri, sulle statue sacre realizzate prima del terremoto, sulla esperienza maturata in questi anni con il flusso dei turisti e arriveranno da parte di tutti proposte per la valorizzazione e la fruizione di questo inestimabile e fragile patrimonio.

Scicli ha ottenuto in questi anni grande notorietà e attrattività soprattutto grazie alla sua connotazione di città tardo barocca, patrimonio dell’Umanità UNESCO e quale Vigata della fiction televisiva del Commissario Montalbano. Noi vorremmo che fosse valorizzata anche la nostra città pre-terremoto del 1693, la Scicli rupestre che incantò l’incisore, pittore e scrittore Jean Pierre Houel che nella seconda metà del settecento la visitò e la illustrò, la Scicli del Colle di San Matteo con le sue tante chiese rupestri, le sue straordinarie grotte, dallo Steri a Chiafura, i suoi due Castelli, il Castellaccio e il Castello dei Tre Cantoni, ancora oggetto di scavi di grande interesse, e poi le sue straordinarie Cave di Santa Maria la Nova e di San Bartolomeo, il quartiere di San Giuseppe con l’Altobello, la Chiesa del Calvario e lo straordinario Convento di Santa Maria della Croce.

Ci sono ancora tesori da riscoprire come la chiesa di San Pietro e le Cisterne di Via Loreto, le Centoscale di Santa Maria la Nova e la Scala Anselmo del Centro Storico. Questo convegno si incentrerà in particolare sul colle di San Matteo ma prossimamente sarà tutto il nostro territorio ad essere indagato, ristudiato e valorizzato. Contiamo particolarmente nella partecipazione del Sindaco, dei suoi assessori e dei tecnici della nostra amministrazione. Sono stati invitati l’Assessore regionale ai beni culturali e all’identità siciliana, il Direttore del Parco archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica e il Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Ragusa. Concluderà il convegno una tavola rotonda che vedrà la partecipazione degli organizzatori e delle rappresentanze dell’amministrazione locale. E’ invitata tutta la popolazione per conoscere e contribuire a promuovere questa nuova immagine di Scicli per proiettarla nel futuro.

Mario Benenati

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