Scicli e i rifiuti: la grande storia infinita

Scicli è fanalino di coda nella differenziata rispetto a tutti i comuni della provincia. Borgate sporche, contrade piene di discariche abusive. Solo il centro storico è discretamente pulito, per lo meno nelle strade di “rappresentanza” e non è difficile capire il perché: per un visitatore mordi e fuggi può bastare come biglietto da visita della città la constatazione che il centro, e la piazza del Commissario Montalbano siano puliti. La cittadinanza è invece stufa e, se è vero che, siamo ancora molto lontani da una educazione alla differenziata, è altrettanto vero che un’amministrazione concreta e virtuosa non dovrebbe solo propagandare un servizio di ritiro ingombranti che non funziona solo perché esiste.

L’amministrazione dovrebbe cominciare a mettere in atto dei sistemi premiali per chi differenzia correttamente con uno sgravio sulle salate imposte comunali affiancando dei controlli efficaci e non episodici (ad oggi abbiamo già un vago ricordo di un “fortunato” cittadino multato dopo essere stato ripreso da una telecamera).

Sono passate poche settimane dal cambio della ditta che ha in appalto la raccolta dei rifiuti in città, abbiamo concesso un tempo sufficientemente utile per un passaggio delle consegne che, a nostro avviso avrebbe dovuto riguardare anche, l’attuazione di un nuovo sistema di raccolta e, in queste settimane non è cambiato nulla. Anzi, se si osserva il corredo fotografico al comunicato, sembrerebbe proprio che il problema si sia acuito. Se la cittadinanza differenzia poco, se il piano risale al 2010, se nessuno o pochi sanno bene come e quando conferire, se mancano le isole ecologiche e si è previsto un CCR lontano dalla città, se nessuno controlla la corretta esecuzione del capitolato d’appalto, se l’affidamento settennale è bloccato, l’ente è responsabile di tutto ciò. È responsabile di non essersi preso cura di borgate e contrade, responsabile delle ferite al territorio, responsabile della salute dei cittadini. Si aggiungano a ciò le “imposizioni” e i limiti che la Regione pone al conferimento della porzione indifferenziata e si capirà come mai arriviamo al paradosso di avere più rifiuti in giro di prima. Cosa proponiamo?

In parte ciò che si è già detto: cerchiamo degli esempi di raccolta funzionanti, in Italia e, volendo osare anche all’estero, e cerchiamo applicarli al nostro territorio. Introduciamo un sistema premiale che sia un incentivo per i cittadini, allestiamo dei luoghi di conferimento che vengano regolarmente bonificati, poniamoci degli obiettivi per la riduzione dei rifiuti e il riciclo degli stessi, vigiliamo e puniamo i trasgressori in maniera capillare, emaniamo dei regolamenti per la pulizia che riguardino, ad esempio, la scellerata distribuzione di carta porta a porta o che impongano a chi fa il mercato di lasciare pulito per non doversi ritrovare la periferia colorata da migliaia di sacchetti di plastica.

La Segreteria del Pd di Scicli

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