“Rotte Mediterranee” a maggio a Scicli

Il 20, 21 e 22 maggio si svolgerà a Scicli la prima edizione di “Rotte Mediterranee”, con il coinvolgimento del Circolo Culturale Vitaliano Brancati, di Mediterranean Hope – Casa delle Culture e  di Legambiente – Progetto Involve.

Rotte Mediterranee, ideato da Romina Falla Marocchini e Francesca Schirò, aspira a diventare un appuntamento annuale, durante la settimana che precede l’ultimo sabato di maggio in cui, tradizionalmente, si festeggia la patrona della città, contribuendo ad ampliare l’offerta culturale e promuovere un’occasione di riflessione più contemporanea sul Mediterraneo.
La programmazione sarà incentrata sul dialogo interculturale, sul confronto inter religioso e sul ruolo della donna. Rotte perché, ancora oggi, la Sicilia resta al centro dello scacchiere mediterraneo, caratterizzato da sempre da incontri e scontri di civiltà e di fedi religiose e tormentata dal dramma epocale degli sbarchi di oggi. Questo progetto vuol essere anche il “contenitore” capace di accogliere e valorizzare la pluralità culturale della città di Scicli.
Prendendo le mosse dalla tradizionale e leggendaria rappresentazione battaglia delle Milizie, contenente molteplici elementi di divisione, attraverso Rotte Mediterranee, tenteremo di superare l’idea di quell’Europa cristiana, che al grido di “Mamma lì turchi” o “Dio lo vuole”, armò i paladini in difesa delle popolazioni terrorizzate dalle incursioni piratesche dei saraceni.
Partendo dal romanzo del 2003 di Maria Pace Ottieri  “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Maria Pace Ottieri del 2003, passando per Marco Tullio Giordana che nel 2005, ne ha realizzato l’omonimo film, dal duemila in poi si sono realizzati molti film, spettacoli teatrali e una sterminata pubblicazione di libri. Sarà questa la materia prima che Rotte Mediterranee intende valorizzare, per sensibilizzare soprattutto i giovani e le scuole accanto certamente ad un pubblico più allargato, per tentare di arginare e contrastare lo sterile dibattito politico e mediatico e la strumentale disinformazione sul fenomeno migratorio. Altro obiettivo del progetto sarà quello di indagare, conoscere e capire le origini dell’instabilità politica nel Mediterraneo, delle profonde ragioni che inducono tanta Umanità disperata a fuggire (non soltanto dalla guerra): i pochi attraverso i corridoi umanitari  e la massa vittima dei canali illegali, con il suo carico di esperienze disumane e degradanti.
In questa prima edizione, Francesco Piobbichi (nella foto) socio operatore di Mediterranean Hope (impegnato in prima fila a Lampedusa e in Libano), attraverso i suoi “Disegni dalla frontiera”, racconterà la sua ricchissima esperienza e ci consegnerà delle storie da sottrarre all’oblio del mare, per tentare di ” leggere il futuro mentre racconti il presente”. In programma anche il giovane regista catanese Alfredo Lo Piero, che interverrà con il suo docufilm ” La libertà non deve morire in mare” del 2018 a seguire altri appuntamenti per una tre giorni, ricca e interessante.
Avremmo tanto voluto inaugurare ” Rotte Mediterranee” con lo spettacolo “Abisso” di Davide Enia, la versione teatrale del suo romanzo “Appunti di un naufragio”, pubblicato da Sellerio. Pertanto desideriamo comunque segnalare le date siciliane, perché Enia riesce ad offrire una riflessione artistica originale e molto intensa, sulla ineluttabilità del dramma epocale che si sta consumando nelle acque del Mediterraneo, sotto i nostri sguardi disorientati. Lo spettacolo sarà a Noto e Vittoria il 12 e 13 di aprile.
Coinvolgendo media, personalità artistiche e intellettuali e, nelle edizioni successive, anche momenti di intrattenimento musicale, si cercherà di dare al Mediterraneo – caleidoscopio di culture e immagini – una suggestiva e proficua cornice contemporanea. Con il supporto del Circolo Culturale Vitaliano Brancati, di MH Casa delle Culture – progetto della FCEI, di Legambiente Scicli- Progetto Involve, con i patrocini di istituzioni politiche e culturali e il sostegno di tutti quelli che ne condivideranno le potenzialità e gli obiettivi,  attraverso questo progetto, Scicli si giocherà un’ulteriore opportunità per essere crocevia del Mediterraneo, da cui tracciare nuove rotte.

Romina Falla Marocchini e Francesca Schirò

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