Quelli che… lasciano il potere

Anche in provincia di Ragusa le urne bocciano. E bocciano in maniera eclatante. Primo fra tutti l’ex presidente proprio della Regione Sicilia Giuseppe Drago. Soltanto 1.706 voti in tutto il collegio. Nella sua Modica raccoglie appena 937 preferenze. Altri tempi gli anni 80 e 90 del secolo scorso, anni da bere a Modica, come in tutta la provincia. Adesso paghiamo noi quelle “bevute”, ma finalmente paga anche il politico che più di altri ha interpretato quei tempi.

Bocciatura sonora anche per l’altro modicano doc, il geom. Riccardo Minardo: 763 preferenze a Modica, arriva a 1.530 in tutto il collegio. Esce di scena un uomo di potere politico che sostanzialmente ha girato per tutto l’arco costituzionale. Già inquilino di Palazzo Madama, di Montecitorio e Palazzo dei Normanni, finito ai domiciliari per una faccenda legata ai fondi della comunità europea. Non viene rieletto neppure il capogruppo uscente PDL all’ARS, Innocenzo Leontini. E dire che il suo nome era stato proposto (si era proposto) proprio come candidato presidente del PDL (il suo penultimo partito). Si è presentato invece con il PID ed ha avuto 3.802 voti, insufficienti per ritornare all’ARS.

Altra rumorosa bocciatura in quel di Vittoria. Francesco Aiello, il “mitico” sindaco comunista degli anni 80, due volte assessore alla Regione (l’ultima da tre mesi a questa parte) è arrivato a 2.080 preferenze, candidandosi nel partito di Lombardo (MPA). Un altro personaggio politico, che dalle nostre parti ha fatto la storia del territorio, chiude l’esperienza in modo deludente.

Rimangono altri due nomi: Roberto Ammatuna, deputato uscente del PD, Sebastiano Gurrieri, già deputato socialista a Palermo negli anni ’90. Il primo ha avuto 3.459 preferenze, al terzo posto nella lista. Questa sarebbe stata la sua terza legislatura. Gurrieri, invece, ha raccolto soltanto 1.635 voti, ben lontano dagli oltre 7 mila preferenze di Nello Dipasquale, il deputato eletto nella lista Crocetta Presidente. Come cambiano i tempi: un transfuga della destra eletto al posto di un militante di sinistra di lungo corso, in una lista fondamentalmente di centrosinistra.

Dimenticavamo: Giovanni Venticinque. Ci ha provato, ma le sue dimissioni da Sindaco di Scicli erano ancora calde nella mente degli elettori sciclitani e provinciali. A Scicli solo 282 voti, in tutto il collegio appena 523. Nel nome di Nello Musumeci Presidente. Onore al sacrificio.

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