Le Dune della Sicilia sud est candidate a Patrimonio UNESCO

Il comune di Scicli su proposta di Resi Iurato di Scicli Bene Comune, approva all’unanimità la proposta di candidatura a Patrimonio UNESCO le Dune sud est Sicilia. Il consiglio comunale di Scicli coeso dunque,crede nel valore del territorio,del paesaggio, della biodiversità di questa parte di regione che presenta caratteristiche uniche in Sicilia.

Dall’Eloro al Dirillo per decenni, metri cubi di dune sono sparite per sempre cedendo il posto ad agricolture inquinanti, discariche e abitazioni abusive. È grazie ad associazioni ambientaliste e singoli cittadini se , attraverso l’istituzione di RNO e zone SIC, oggi Fenicotteri continuano a svernare e riprodursi nelle zone umide retrodunali di Vendicari e Pachino; se la tartaruga Caretta Caretta continua a deporre le uova nelle sabbie monitorate della Costa Iblea. Quanto fatto non basta. Con l’intento di tutelare il territorio dunale, Scicl si fa comune capofila nel perseguire la meta.

L’area sud est Sicilia e in particolare la fascia dunale, ha un patrimonio ambientale ricco di biodiversità, unica nell’intero territorio regionale, tipica dell’ Africa del nord, fragile per la sua formazione e persistenza e merita appunto di essere riconosciuta e protetta con un importante riconoscimento come l’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità. Adesso sarà la giunta a coinvolgere le altre amministrazioni comunali interessate, gli enti pubblici regionali e statali, affinchè possano aderire all’iniziativa. Occorrerà discutere di un piano di gestione nonché di valorizzazione di tutta la zona interessata da proteggere e nutrire con cura e competenza; adeguare l’utilizzo del piano spiagge anche con accordi e progetti che guardino il particolare valore ambientale e naturale. Potremmo così proteggere con particolare consapevolezza i fenicotteri, le tartarughe marine, combattere lo sfruttamento dei suoli ed il ripristino dei sentieri; favorire la ricrescita della macchia mediterranea, di alberi spontanei, la formazione della flora e della fauna, vietare l’uso di materiali inquinanti, ripristinare la qualità delle acque ai massimi livelli, vietare gli insediamenti invasivi, correggere la progettualità presente ad elevato impatto ambientale.

Sono queste alcune delle azioni che andremo a discutere con il Comitato per la candidatura a Patrimonio UNESCO. Prossimamente dunque un incontro pubblico invitando a partecipare le altre Amministrazioni Comunali della fascia costiera, la Regione Siciliana, le Soprintendenze, gli enti portuali, la deputazione di riferimento, le ex province, il distretto turistico del sud est, le organizzazioni di categoria, agli aeroporti del sud est e tutti i soggetti pubblici e privati disposti al sostegno di tale candidatura.

Resi Iurato

 

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