IL PORTO A DONNALUCATA NON VA IN PORTO

Le tante "cartoline" o immagini televisive che, anche grazie a fiction di successo, "fanno girare la testa" a tanti e invitano a progettare una vacanza nella bella Donnalucata - una delle più amate e visitate borgate sciclitane – mettono al riparo dall'odore nauseabondo delle alghe che, oramai da anni, hanno ricoperto l'area dell'antico porticciolo di Donnalucata. Quello che un tempo era il fiore all'occhiello della borgata, e fonte di sostentamento per le numerose famiglie di pescatori della nostra zona, è ora costantemente invaso dalle alghe, che puntualmente si ripresentano già dopo pochi mesi dal dragaggio o dalla loro rimozione.
E così, se si pensa di costruire chalet per ampliare l'offerta di servizi adatti alla stagione estiva, non si risolve, in maniera definitiva, un problema cruciale per Donnalucata. Come segnalato dalle Associazioni donnalucatesi, dal Circolo Nautico e dalla Cooperativa Pescatori San Giuseppe, gli odori nauseabondi causati dalla putrefazione di tonnellate di alghe che hanno ricoperto l'area compresa tra i due bracci del porto, e un tempo destinata all'ormeggio di piccole imbarcazioni, sono percepibili in tutto il territorio e il sito è diventato ricettacolo di insetti e animali di vario tipo, di muffe e di parassiti. Inoltre la banchina portuale ricoperta di alghe e le basole divelte e mai sistemate, provocano non pochi incidenti giornalieri a mezzi e pedoni, facendo diventare un problema procrastinato da tempo, e nel tempo aggravatosi, un emergenza anche sanitaria.

Numerosi, negli anni, i confronti e le promesse ricevute, con e da parte di politici assessori e rappresentanti regionali tra i quali, l'ultimo, in ordine di tempo (ottobre 2019) è stato l'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, On. Marco Falcone, che ha fatto un sopralluogo nella borgata,  organizzato dall’On.le Orazio Ragusa, con la presenza del sindaco Giannone (https://www.facebook.com/enzogiannonesindaco/posts/953881571638507 https://www.facebook.com/comuneSCICLI/posts/696991407462681). L’intervento promesso è stato il dragaggio, che però, rimuove temporaneamente gli effetti e non risolve la questione del costante insabbiamento e crescita di alghe. Il conferimento di alghe per uso agricolo ha il vantaggio di evitare i costi di smaltimento, ma il riscontro da parte dei mondo della produzione agricola, con buona parte della produzione orientata verso il fuori suolo / semidroponico, è da verificare. 
La vera questione è l’insabbiamento del porto, che ne determina l’inagibilità. Bisogna evitare che la sabbia arrivi nel porto senza poi poterne uscire, e la soluzione definitiva e di basso impatto sarebbe la costruzione di un sottile braccio e l’allungamento del braccio nuovo.

L’inagibilità del porto, cuore vero dell’antico borgo marinaro, ha creato e continua tutt'ora a creare una lenta moria della marineria locale. Intere famiglie donnalucatesi si trovano a dover a fronteggiare una crisi economica pesante, e per poter lavorare sono costrette a spostarsi nei porti vicini, oppure, non riuscendo a far fronte agli oneri che tutto ciò comporta, preferiscono abbandonare un mestiere che si tramanda da generazioni, da padre in figlio. L'identità e la vocazione marinara dei donnalucatesi è stata offuscata dai danni che l'inutilizzabilità del porticciolo ha causato al settore economico e al tessuto sociale. Le attività economiche della borgata e l’intero indotto sociale: alberghi, ristoranti, bar, pizzerie e negozi di ogni genere continuano ad essere penalizzati da ciò che si può "ammirare" al di fuori degli scorci di selezionate cartoline, uno spettacolo per niente consono e rispettoso della bellezza del paesaggio. 
Il comune di Scicli, da anni, investe decine di migliaia di euro per arginare, senza risolverlo, il problema, in attesa di sfruttare i 3,8 milioni di euro previsti per il completamento del progetto e provenienti da finanziamenti della Protezione Civile. Il porticciolo è stato inoltre dotato di una draga, mai utilizzata, e parcheggiata nell'area del Circolo nautico, quest'ultima dotata di telecamere di sorveglianza attive h24 e installate grazie all'impegno de direttivo.
La gestione del territorio e della borgata di Donnalucata va affrontata in modo organico, e non con interventi singoli mirati a risolvere una contingenza nel breve periodo (le alghe al porticciolo), o la discussione sulla singola autorizzazione (come per lo chalet della spiaggia di ponente). Serve una visione, un progetto di borgata che punti sulla naturale inclinazione di Donnalucata alla pesca e al turismo sostenibile, serve l’immediata e partecipata discussione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM).

Tutti questi fattori derivanti dall’inefficienza di enti, dirigenti, uffici e politici di turno, rendono i residenti sfiduciati nei confronti della classe amministrativa, in attesa non più di confronti o risposte, ma di efficaci soluzioni.

Partito Democratico di Scicli

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