Il filosofo Latouche contento di trovarsi a Scicli.

Pienamente immerso nella città Serge Latouche, per la sua “tre giorni a Scicli” e nel ragusano, su invito di Legambiente. Stamane una passeggiata in compagnia di esponenti del Movimento culturale Brancati, Paolo Nifosì, Giuseppe Pitrolo e Franco Causarano. L’illustre ospite ha percorso a piedi il quartiere attorno a San Matteo ed oltre, si è immerso poi nelle stradine del centro storico e nella monumentale Chiesa di San Bartolomeo.  Interessato alla storia della collina Croce, ha voluto toccare anche quel sito, coinvolgendosi nella veduta di Chiafura da una parte e della città che si sviluppa in direzione del mare, dall’altra. Visita anche al Convento del Carmine, di cui ha apprezzato l’idea del nascente “Polo museale”. Ha apprezzato la gastronomia locale, scoprendone bontà, sapori e odori, e proprio attorno alla tavola imbandita ha conversato ben volentieri attorno alla sua “decrescita felice”, ma anche di viaggi, luoghi e persone incontrate in giro per il mondo. Da curioso osservatore del tutto, ha “scoperto” anche l’Ufficio del Commissario Montalbano e chiesto come la troupe sia arrivata a “girare” a Scicli.

Nel tardo pomeriggio il prof. Latouche tiene un incontro pubblico, organizzato a Ragusa dalla Sovrintendenza ai Beni culturali, presso i locali dell’ex Cinema Ideal in Piazza Libertà.

Domani 21 nov. alle ore 10,30, all’Istituto Q. Cataudella di Scicli  un suo incontro-dibattito con gli studenti. Nel pomeriggio ancora a passeggiare e scoprire il territorio attorno alla città. Giovedì incontri culturali ad Avola e Noto.

(Nella foto Latouche seduto scherzosamente alla scrivania di Montalbano).

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