GIOIA 2023: FESTA DI POPOLO, DI FEDE, DI SANA TRADIZIONE.

Pasqua di Gioia – è proprio il caso di dirlo- quest’anno a Scicli. Ieri una folla immensa per le strade del centro storico, da mezzogiorno a notte fonda, per fare festa attorno al Cristo Risorto, l’Uomu Vivu di Civiletti, di Elio Vittorini, di Capossela, di Sgarbi e di tanti altri visitatori illustri che hanno cantato, citato, scritto, studiato l’evento della Domenica di Pasqua nella nostra città. Folla in gran parte arrivata da fuori, per vivere insieme agli sciclitani l’emozione di gridare Gioia, battere le mani, alzarle quando la “vara” danza, gira, si inclina e si rialza in punta di “pusa”, mostrata in tutta la sua potenza di grazia e di fascino gioioso. E’ una festa unica nel suo genere e chiude in bellezza la Settimana Santa. Anche questa volta Scicli ha dato il meglio di se stessa. E accolte positivamente le sorprese del Comitato e dei Confrati: gli altoparlanti (nella festa serale e notturna) con le musiche classiche di banda e quella di Capossela a sottolineare i ritmi veloci con l’accompagnamento dei giovani a cantare, sopra le parole di Vinicio, accompagnati dai fuochi d’artificio dalle mille performance, nel buio stellato e sopra i palazzi e i balconi strapieni di persone. Festa sentita dentro e manifesta all’esterno, coi gesti e le espressioni della contentezza di esserci e di far parte della stessa.

Un’edizione ben riuscita, quindi, quella di quest’anno, con i “Portatori” da elogiare, i giovani gran protagonisti attorno e dietro la “Vara”, le bande musicali sempre pronti all’appello della marcetta, e la folla partecipe nel sottolineare i momenti della Gioia della Resurrezione!

F.C.

(Foto I love Scicli)

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