GIA’ UNA SETTIMANA IN CASA…E LE STRADE DESERTE. CONSIDERAZIONI AD ALTA VOCE.

Trascorso, dunque, il primo week end sciclitano al tempo del Coronavirus, in un clima surreale con una città che, come nel resto d'Italia, si è riscoperta vuota e silenziosa, nonostante il clima più che primaverile.
Come al solito gli imbecilli non sono mancati e così, sabato sera (per intenderci quello che doveva essere dedicato alla "Sagra della seppia "), nella borgata di Donnalucata più di qualcuno ha pensato bene di accendere comunque i falò e radunarsi nonostante i divieti di assembramenti che, durante la settimana, dal Governo nazionale fino alle autorità locali, erano stati emanati.
Sulla vicenda già su questo giornale online Bartolo Lorefice ha scritto. A lasciare basiti, per altro,è il fatto che non si è trattato di un episodio isolato ma il comportamento inconsulto di una pluralità di persone. Segno, evidentemente, che la gravità della situazione non è stata ancora compresa fino in fondo.
Di contro invece, sabato pomeriggio, non ho potuto fare a meno di notare la maschera preoccupata (probabilmente impauriti) dei dipendenti del supermercato dove mi ero recato per fare la spesa. Coperti da guanti e mascherine i lavoratori, quarantenni come me, non hanno potuto fare a meno di sospirare e, alle mie sollecitazioni,hanno affermato che lavorare così, a contatto con persone delle quali chiunque potrebbe essere portatore di malattia, è molto stressante - mi hanno confessato - "molto più faticoso di quando c'è realmente confusione! "
Sotto il versante economico , invece , inutile sottolineare che, dopo i mesi di gennaio e febbraio sotto tono (come ogni anno), le attività commerciali attendevano proprio la Sagra della Seppia  (per questo week end) e la festa di San Giuseppe per il prossimo, per avviare la stagione turistica e ridare ossigeno ad un settore che, ormai, rappresenta un pezzo importante di economia del territorio. Così non sarà e, a questo punto, anche la Pasqua e la settimana Santa si apprestano ad essere sotto tono. 
Proprio in vista di questa situazione,peraltro, riteniamo sia importante che tutti facciano la loro parte, non dimentichino la solidarietà e, soprattutto, non considerino il Coronavirus solo come rischio di impresa. Sarebbe un atteggiamento solidale, ad esempio, quello dei proprietari dei locali commerciali che, ormai, anche  a Scicli vengono locati a prezzi degni di città d'arte più importanti, facessero uno sforzo per venire in contro ai mancati guadagni dei commercianti. 
Sotto il versante politico, infine, da segnalare la chiusura del Palazzo di città con i dipendenti che rimarranno a casa fino a martedì prossimo. Tutto sommato il sindaco di Scicli si è dimostrato più perentorio di altri suoi colleghi ad adottare provvedimenti più drastici e costante nella comunicazione. Poi, come spesso gli succede , non ha resistito alla vanagloria ed è andata in onda la sceneggiata del "Sindaco sceriffo" (la definizione non è mia!) fotografato con quattro volanti dei Vigili Urbani con i lampeggianti accesi mentre va ad accertare di persona il rispetto delle ordinanze amministrative! Probabilmente è il segno dei tempi e, d'altro canto, è ovvio che il pensiero torna a Salvini che è andato a citofonare a casa della gente. Da segnalare, invece, il rinvio del piano di raccolta straordinaria avviato con grande efficienza e continuità dall'assessore Mirabella.
Questo, dunque, il racconto di una settimana. Nei prossimi giorni leggerete dalle pagine online del Giornale di Scicli la cronaca sulla città, visto che l'uscita in edicola del Gss, pure quella, è stata impedita per qualche settimana dal Coronavirus. Anche questo è un evento.... In quarantadue anni di onorata carriera non era mai successo! 
Marco Causarano

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