Corte dei Conti: Mineo citato a giudizio per danno erariale.

L’ex giudice non togato del CGA di Palermo, Giuseppe Mineo, è stato citato a giudizio dalla Corte dei Conti “in quanto nella sua qualità di consigliere laico del CgA, nonostante i ripetuti solleciti, depositava con ritardo superiore ai termini di legge” le sentenze che gli venivano affidate dalla Commissione. A detta della Corte dei Conti ci sarebbe un danno erariale di 350 mila euro, cioè la somma degli stipendi presi durante la sua attività al CGA. Diversi anni sarebbero, comunque andati in prescrizione, così i giudici contabili contesterebbero i ritardi tra il 2014 e il 2016. Mineo era in procinto, nel 2016,  sotto il Governo Renzi, di poter  essere inserito nella lista dei candidati per il  Consiglio di Stato, candidatura che saltò definitivamente con lo scoppio della vicenda relativa alle “sentenze pilotate” del caso Siracusa. Mineo- lo ricordiamo -viene da una tradizione di sinistra a Catania, sosteneva tesi a sinistra del PD (anche con una candidatura a Scicli come assessore del candidato sindaco Giannone), fortemente critico per le politiche di compromesso  del PD di Renzi (quante discussioni  sull’attualità politica nazionale, il  marxismo e il PCI d’antan). Alla fine lo si trova candidato con la Lega al Consiglio comunale di Catania (non eletto). Eppure Renzi – ma il nome Mineo lo avrebbe fatto Denis Verdini- avrebbe dovuto sostenerlo per la sistemazione a Roma. (foto da “La Repubblica”).

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