Consegna di un bene confiscato alla mafia. Si trova a Marina di Modica. Vi sorgerà un Centro antiviolenza.

Si è svolta ieri,7 marzo, a Marina di Modica in Via del Mughetto la cerimonia di consegna del bene confiscato alla mafia ivi ubicato,organizzata dalla Prefettura d’intesa con il Comune di Modica.

Il bene, ubicato nella frazione balneare di Marina di Modica, consiste inuna villetta, in ottime condizioni, destinatadall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata al Comune di Modica che, previo bando di legge, intende assegnarlo per la realizzazione di un centro antiviolenza con annesso alloggio temporaneo per le vittime di violenza.

Alla cerimonia hanno partecipato il sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, il Giudice Coordinatore dell’Ufficio GIP/GUP del Tribunale di Ragusa, i vertici delle locali Forze di Polizia, i componenti del Nucleo di Supporto costituito presso la Prefettura il rappresentante locale dell’Associazione “Libera”, e le rappresentanti di tutte le Associazioni operanti nell’assistenza alle donne vittime di violenza.

Il Prefetto,Giuseppe Ranieri, nel corso della cerimonia, ha richiamato l’importanza dell’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno mafioso e dell’azione congiunta delle istituzioni volta anche, come in questo caso, a promuovere e supportare l’immediato utilizzo dei beni confiscati affinché non sia frustrata l’azione di recupero e restituzione alla collettività.

Il Prefetto ha, altresì, ricordato lefinalità perseguite dalla Prefettura anche con il Protocollo d’Intesa sottoscritto con Enti, Istituzioni e soggetti del privato sociale,  per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica e con le attività che ne sono conseguite, che perfettamente si sposano con la decisione del Comune di Modica circa l’assegnazione del bene che può contribuire ad accrescere le azioni concrete a tutela della libertà della donna, spesso vittima di atti di violenza.

Interesse ed attenzione sono stati manifestati dai partecipanti circa il percorso fattivamente tracciato per il proficuo utilizzo che è stato simbolicamente sancito con la piantumazione di un alberello di mimosa come simbolo di richiamo alle tematiche femminili.

A breve saranno consegnati altri beni destinati in provincia dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

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