Autonomia Differenziata? Votare contro, perchè danneggia il Sud. Un utile incontro a Scicli, con Bono, Faraone, D’Avola, Cerruto.

E’ stata utile e opportuna la serata dedicata ieri al tema “Perchè dire no alla legge sull’Autonomia differenziata”. Tra i relatori nel Salone di Fatima a Scicli c’erano l’ex parlamentare On. Nicola Bono, il sindacalista Francesco D’Avola, Don Salvatore Cerruto direttore dell’Ufficio Pastorale e sociale diocesi di Noto. Ad introdurre i lavori don Ignazio La China. In prima fila a partecipare ai lavori c’erano l’on. Davide Faraone, il Sindaco Marino e la presidente del Consiglio comunale Ficili. Cerruto ha spiegato i motivi dell’iniziativa assembleare che si sta tenendo in tutti i comuni della Diocesi netina. Ciò per portare a conoscenza i limiti del disegno di legge a firma Lega di Calderoli e le conseguenze negative sul piano sociale di gran parte delle Regioni meridionali, Sicilia su tutte.

L’on. Bono è stato chiarissimo nell’elencazione delle motivazioni che spingono a fare annullare la proposta di legge, già approvata dal Senato. Ben 23 i rilievi anticostituzionali già riscontrati, secondo Bono, ad una lettura attenta del testo. Anticostituzionali perchè vengono a contrastare con la parità e l’uguaglianza di tutti i cittadini, se solo si presta attenzione alla condizione sociale ed economica delle Regioni del Sud. Ad avvantaggiarsi sarebbero solo le Regioni del Nord, quindi quella parte d’Italia più ricca e già ampiamente governata da Lega e centrodestra. Bono ha fatto- come suol dirsi- le pulci al testo di Calderoli riscontrando sottigliezze tipiche di una proposta testuale che mira a giocare con le parole, non considerando soprattutto i costi, che pur ci saranno, a danno naturalmente dei territori regionali della parte più povera del Paese Italia. E Bono passa poi ad elencare le contraddizioni del “legislatore” (sic!) di cui è famosa l’indole antimeridionalista. Le conseguenze: Problemi si avrebbero nella Sanità, nella Scuola, nei Servizi Sociali, nei finanziamenti alle Infrastrutture e nella stessa realizzazione di Opere pubbliche.

Anche l’intervento del Sindacalista D’Avola si attiene agli articoli della legge che a breve dovrà passare al voto della Camera dei Deputati; anche lui tratteggia le contraddizioni e le mancanze sul piano del finanziamento della stessa legge. L’intervento dell’On. Faraone ha dato sostegno, sostanzialmente, alle tesi e ai ragionamenti dell’On. Bono. C’è – a suo dire- uno scambio di favori in atto al Parlamento italiano e nella Maggioranza di centrodestra: Salvini vuole l’autonomia differenziata, Meloni attiva l’iter per una legge che arrivi al Premierato nel Governo della Nazione. Si scambiano in sostanza due “favori politici” che i due esponenti della Destra italiana inseguono da tanto tempo.

Nel dibattito che è seguito è emersa la necessità di divulgare ancora di più tra i cittadini le motivazioni che spingono a non fare approvare la legge; che il Sud si muova in tempo per neutralizzare un tentativo legislativo che va contro la pace sociale e i diritti di cittadinanza.

F.C.- (Nella foto l’On. Faraone durante il suo intervento))