A Cava d’Aliga tante cose non vanno. Ci scrive un lettore.

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,
le scrivo per segnalarle, nella speranza dell’interessamento di qualcuno…, circa il degrado e lo stato di abbandono (evidentemente anche istituzionale), in cui riversa ormai da anni questa splendida borgata. Al rudere che ormai tristemente rappresentante la spiaggia di Cava D’aliga, si è aggiunto negli anni recenti il cedimento del lungomare, e quest’anno l’apertura di una nuova voragine. Ovviamente tutto lasciato a sè stesso! Ma quel che è peggio è che il predetto rudere, complice l’adiacenza di cassonetti dei rifiuti inopportunamente piazzati lì accanto ad esso (e quindi anche su un lungomare che non li meriterebbe), oltre che dimora per un degradante randagismo, è ormai da anni mèta di chiunque voglia depositarvi al suo interno ogni sorta di rifiuto, ultimo in arrivo anche il temuto e pericoloso amianto (vedi foto allegata). Io non sono un residente, ma posseggo un immobile in zona e pago la Tari, oltre ad amare questa frazione. Ritengo che qualcuno debba fare qualcosa per risanare una scogliera deturpata da anni, anche permettendone il recupero. Non voglio mettermi contro gli interessi privati di nessuno, ma in un altro paese, nell’interesse di tutti, se il recupero non fosse fattibile, il Comune dovrebbe farsi carico di risanare questo splendido scorcio di costa ripulendola da questo scempio che la umilia ormai da troppo tempo!

S.O.

 

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