Le serate con le foto di Mario Benenati: l’Africa che non “tocchiamo”.

Concluse al “Brancati” le due serateĀ che hanno visto il dott. Mario Benenati raccontare con le foto “Le terre del Voodoo”.Ā  Ieri sera il Ghana e una chiusura sui ragazzi albini della Tanzania; una settimana fa il Togo e il Benin. TerreĀ africane di storie dolorose, di popoli e di culti religiosi tra i piĆ¹ strani al mondo. I racconti di BenenatiĀ introducevano il reportage fotografico, mentre le immagini inchiodavano alla visione di volti, villaggi, mercati, porti di partenzaĀ di schiavi; e poiĀ Ā il villaggio delle streghe di Gnani, la moschea di Larabanga, il santuario delle scimmie di Boabeng, i funerali Ashanti, il mercato di Kumasi, il porto di Elmina, il Castello di Cape Coast, le bare di Accra.

Quelli di Mario Benenati non sono ViaggiĀ da turismo di massa, sono “scoperte” diĀ storie eĀ di vite segnate da destini riti costumi che ancora oggi purtroppoĀ si perpetuano. Le proiezioni delle foto hanno il merito di farci conoscere un mondo che non tocchiamo e che quasi sempre lasciamo agli altri.

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