RACCOLTA DIFFERENZIATA, SARA’ LA VOLTA BUONA?

Leggo in questi giorni, come tanti, i post pubblicati sul profilo fb del Sindaco Giannone sul tema della raccolta differenziata e sulla volontà – dichiarata dall’Amministrazione Comunale – di imprimere un’accelerazione alla questione della raccolta dei rifiuti.

Mi incuriosisce, intanto, che la notizia venga rilanciata solo sul social network, mentre non v’è traccia alcuna sul sito istituzionale del Comune ma, probabilmente, questo è il segno dei tempi. Men che meno, ovviamente, sull’albo pretorio c’è traccia di delibere formali di giunta, ma a questo siamo abituati. Probabilmente si tratta di misure organizzative interne che non richiedono impegni formali dell’Amministrazione Comunale, sebbene sui social si parli di un aumento di ore del personale incaricato della differenziata da 30 a 36 ore.

Dal punto di vista più strettamente politico, peraltro, non posso fare a meno di notare come – ancora una volta su questo tema – l’Amministrazione Comunale dia l’impressione di celebrarsi dietro frasi ad effetto  (quasi “sensazionalistiche”), quasi a dare l’impressione che si sia risolta una problematica che purtroppo attanaglia da tempo il nostro territorio. Questa Giunta, in effetti, non è nuova a questo tipo di approccio sul tema. Ricordiamo tutti, ad esempio, il comunicato stampa del maggio 2017 (con tanto di foto del Sindaco Giannone con la nonnina ottantenne!) che titolava “Ora si fa sul serio”, con il quale si voleva dare l’impressione di aver preso veramente di petto la problematica e – tra il serio ed il faceto – si richiamava Vigata, Montalbano, l’Unesco ecc. Sappiamo tutti com’è andata a finire. Ovvero che a distanza di un anno i risultati sono stati talmente disastrosi che (fonte il quotidiano La Repubblica del 28 luglio scorso) il Comune di Scicli è risultato – tristemente – nella classifica dei venti comuni siciliani in predicato di esportare i propri rifiuti all’estero dal 1 di ottobre prossimo, con tanto di minacciato aggravio delle tasse per le già falcidiate tasche dei contribuenti sciclitani. Magari tutto ciò non succederà mai (speriamo). Magari il Presidente Musumeci ha solamente voluto lanciare un monito a quegli enti locali più disastrati nella gestione della problematica. Ed ancora, certamente la responsabilità degli scarsi risultati del Comune di Scicli sulla raccolta differenziata vanno inquadrati nella più generale crisi della gestione dei rifiuti della Regione Siciliana che, da anni, si trastulla senza decidere se costruire i termovalorizzatori, se chiudere le discariche o sul perché i centri di compostaggio della provincia di Ragusa giacciono chiusi.

Prendiamo atto, invece, di tutto un elenco di misure (serie) che l’Amministrazione comunale ha inteso avviare per raggiungere l’obiettivo del 31% sulla raccolta differenziata a settembre, alla quale aggiungerei solo un programma di sensibilizzazione specifico per le scuole. I bambini, probabilmente, sono più attenti degli adulti. Ritengo, inoltre, che ad esito di un breve periodo di prova l’Assessore Carpino farà un primo bilancio di questa “accelerazione” impressa per la gestione dell’annosa problematica dandone comunicazione alla comunità, poiché se il problema va affrontato seriamente non possono esserci periodi di pausa nell’azione dell’assessorato al ramo. D’altro canto, il compito è arduo, perché adesso partiamo da meno del 10% di raccolta differenziata e per arrivare al 31% c’è parecchia strada, ma è giusto spostare l’asticella in alto.

Un consiglio non richiesto, invece, mi sento di darlo all’Amministrazione su questo tema. Lasciate perdere i titoli sensazionalistici o l’inutile sarcasmo sull’estetica dei cestini su un tema tanto delicato quanto spinoso quale è quello dei rifiuti che poi, quando i risultati sono quelli citati da quotidiani nazionali come La Repubblica, si rischia solo una brutta figura. Si preferisca la serietà del lavoro e delle misure correttive ai “like” su Facebook!

Marco Causarano

 

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