Il Comune di Scicli in predissesto

La Maggioranza che sostiene il Sindaco Susino – ne davamo notizia sul numero passato – ha approvato il bilancio di previsione 2012, credendo con ciò, forse, di aver risposto alla Corte dei Conti in riferimento a ben precise contestazioni sulla gestione finanziaria dell’Ente. Ricordate? Erano ben 10 le osservazioni cui il Comune di Scicli era chiamato a rispondere entro il termine perentorio di 30 giorni (entro il 16 dicembre 2012). Ha scelto di farlo in zona cesarini, quando cioè mancano due giorni alla scadenza. La Giunta, infatti, ha deliberato una proposta di  “Piano di riequilibrio pluriennale”, il cosiddetto predissesto. Questo documento al momento in cui scriviamo deve andare in Consiglio comunale, e la Maggioranza deve approvarlo necessariamente. L’alternativa sarebbe il Commissariamento e la decadenza del Consiglio stesso.

A leggere un comunicato a firma del consigliere UDC Giorgio Vindigni, nei giorni scorsi,  i tagli operati in bilancio per circa 2 milioni e 300 mila euro sarebbero serviti per onorare i debiti e per andare nella direzione richiesta dalla Corte dei Conti. Per la verità, solo quei tagli non sarebbero bastati neanche ad iniziare un discorso di riequilibrio, tenuto conto delle cose concrete che la Corte dei Conti ha chiesto al Comune di Scicli. Le opposizioni di centrosinistra, infatti, avevano presentato una mozione d’ordine da discutere in Consiglio comunale, proprio per conoscere adempimenti e  compimenti dell’Amministrazione. Ma martedì  scorso  la seduta è stata snobbata dalla Giunta; nessun amministratore era presente. La stessa Maggioranza ha giocato sui minuti di inizio seduta, così anche per l’intervento poco chiaro del consigliere PDL Caruso che chiedeva, non si sa bene per quale ragione plausibile, la conta dei presenti, è venuto a mancare il numero legale. Di conseguenza non si è potuto discutere la mozione d’ordine e sapere come stavano effettivamente le cose. Adesso, sul filo della scadenza, la delibera di Giunta e la convocazione straordinaria del Consiglio, che mette a nudo la situazione di crisi seria di cui più volte si è parlato nel Palazzo.

La Corte dei Conti potrà, comunque, accettare o meno questa proposta di riequilibrio nel caso affermativo l’Amministrazione comunale avrebbe ulteriori 60 giorni per redigere il Piano nei contenuti.

In che cosa consiste questo “piano di riequilibrio”? Il Comune praticamente pianifica tagli di spese e aumento di entrate con particolare riferimento a tasse e tributi. Ciò deve avvenire nell’arco di determinate annualità, come d’altra parte stanno facendo comuni come Modica, Ispica, Comiso. Si parla di cinque anni, durante i quali l’Amministrazione deve fare bilanci di ristrettezza economica.

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