Cronaca

Riforma dei Consorzi di Bonifica: Confagricoltura Sicilia esprime profondo rammarico per la bocciatura all’Ars

Confagricoltura Sicilia esprime profondo rammarico e forte preoccupazione per la bocciatura della riforma dei Consorzi di Bonifica avvenuta martedì nella seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana. Una decisione che rappresenta un grave passo indietro per l’agricoltura siciliana e per la gestione sostenibile del territorio.

“Basta con le strumentalizzazioni e l’ostruzionismo di una certa parte della politica che antepone calcoli di parte agli interessi concreti degli agricoltori siciliani”, denuncia con fermezza il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona. “Mentre si perdono in sterili polemiche, migliaia di imprese agricole continuano a pagare il prezzo di un sistema consortile inadeguato e di consorzi sull’orlo del fallimento”.

“Non possiamo permetterci di perdere altro tempo prezioso”, aggiunge il Presidente di Confagricoltura Sicilia. “I nostri territori hanno bisogno di una riforma che garantisca efficienza, trasparenza e sostenibilità economica ai consorzi di bonifica. Il settore agricolo siciliano non può più attendere”.

Confagricoltura Sicilia rivolge un appello accorato al Presidente della Regione, Renato Schifani, che ha sempre dimostrato grande sensibilità sulla questione, e alle Istituzioni tutte affinché si convochi urgentemente una nuova seduta dell’ARS dopo la pausa estiva, in cui auspichiamo avverrà la definitiva approvazione della riforma dei consorzi. È necessario un confronto costruttivo che superi le divisioni politiche e metta al centro gli interessi concreti dell’agricoltura siciliana.

Nel frattempo, Confagricoltura Sicilia chiede alla Regione di reperire urgentemente i fondi necessari per sostenere i Consorzi di Bonifica che hanno i bilanci pesantemente in rosso, rischiando di compromettere servizi essenziali per l’irrigazione e la manutenzione del territorio.

“Non possiamo lasciare che il dissesto finanziario dei Consorzi si traduca in un danno irreparabile per le nostre campagne”, sottolinea Marchese Ragona. “Servono interventi straordinari immediati per garantire la continuità dei servizi e preparare il terreno per una riforma che finalmente riorganizzi il sistema in modo efficiente e trasparente”.

I Consorzi di Bonifica gestiscono oltre 600.000 ettari di territorio siciliano e servono decine di migliaia di aziende agricole. La loro crisi non è solo un problema tecnico-amministrativo, ma una questione che tocca direttamente la competitività dell’agricoltura siciliana e la sicurezza del territorio.