Con sempre maggiore progressione l'estate sciclitana sembra crescere e, almeno nei
weekend, la via Mormina Penna è tornata ad essere cuore pulsante della città.
Le prenotazioni per le vacanze, fra luglio ed agosto, stanno arrivando. Prima sulla
costa, poi in centro.
Inutile negare, per altro, che dopo tante chiacchiere ed incontri (specialmente
webinar), l'Amministrazione comunale si è fatta cogliere - come tanti comuni
siciliani - impreparata ed in ritardo con la ripartenza. Da ultimo, ad esempio,
l'avviso pubblico per l'organizzazione degli eventi estivi che, con scadenza
14 luglio (a stagione ampiamente avviata e senza l'idea di 2/3 eventi a
caratterizzare l'estate men che meno con un'idea culturale forte), raccoglie
le adesioni delle associazioni culturali e ricreative per gli eventi
d'intrattenimento.
Non diciamo che l'Amministrazione dovrebbe ringraziare quanti, specie in questo
momento così complicato, si prodigano ad organizzare eventi, ma neanche è
possibile vessare le associazioni in questo modo, con una tale richiesta di
adempimenti da far imbarazzare qualsiasi burocrate ministeriale. A leggere le
richieste della giunta, infatti, si ha tutta l'evidenza della burocratizzazione e
dell'incapacita' di semplificare la vita ai cittadini che è propria del nostro
Comune. Il tutto condito dalla chiara evidenza che l'ente non assume alcuna
responsabilità di qualsiasi natura (specialmente quella per l'eventuale diffusione
del Coronavirus), a corollario di un atto che dà la misura delle difficoltà in cui
si opera. Sarà anche per questo motivo che non si rintraccia la firma di un
assessore in questa iniziativa, al fine di assumere la responsabilità politica
dell'atto!
Men che meno il Comune manifesta disponibilità a finanziare alcunché. Le casse del
Comune sono vuote, è la risposta a qualsiasi richiesta. Dopo le vane promesse di
spendere 20 mila euro per la promozione turistica, sembrano diradarsi quelle
ancora più vacue di 200 mila euro per finanziare le imprese. Nessun bilancio,
infatti, è stato ancora predisposto dalla giunta.
Certo fa specie che lo scorso anno furono spesi 60 mila euro per talune
manifestazioni estive (ma 25 mila euro riguardavano la Festa delle Milizie), mentre
adesso non si trova il becco di un quattrino per fare promozione in una stagione
così delicata. Ma tant'è. Da qualche tempo abbiamo già compreso che fare
chiacchiere, più che fatti, è una caratteristica della giunta Giannone.
Va da sé che, chi opera nel settore, aveva già cercato di organizzarsi secondo le
proprie capacità. Gli stessi commercianti hanno già versato il proprio contributo
in denaro per organizzare le prime notti bianche, altro che ricevere i contributi
annunciati dall'amministrazione.
La sfida, se vogliamo (Covid permettendo) sarà quella di allungare la stagione
turistica fino ad ottobre ed avere la capacità di farlo promuovendo, pianificando
ed organizzando in maniera più concreta di quanto non si è fatto sin'ora.
Magari facendo uso delle risorse finanziarie non spese per le feste tradizionali
(Cavalcata, Gioia e Milizie), ma su questo aspettiamo fatti (come il bilancio,
variazioni, tassa di soggiorno) "non pugnette", come direbbe il benemerito
assessore Palmiro Cangimi da Zelig!
Marco Causarano