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Costaiblea Film Festival, un’edizione da ricordare: Gianni Amelio, Enrico Lo Verso e la forza del cinema tra gli Iblei e il mare

Con la proiezione di “Campo di battaglia” e una riflessione sulle guerre che continuano ad invadere la cronaca, dalla martoriata Palestina all’Ucraina, si è chiusa tra applausi e grande partecipazione la XXIX edizione del Costaiblea Film Festival, che anche sabato e domenica ha consacrato Marina di Ragusa come casa definitiva della rassegna diretta dal regista Vito Zagarrio, offrendo altre due giornate intense di cinema, incontri e riflessioni dopo aver ospitato, tra gli altri, i registi Francesco Costabile e Gian Paolo Cugno. Protagonista assoluto il maestro Gianni Amelio, che ha incantato il pubblico con aneddoti di set, racconti di vita e il suo profondo legame con la Sicilia. “Devo tanto a Ragusa, e in particolare a Marina di Ragusa, dove ho iniziato i sopralluoghi per il mio film d’esordio e dove ho girato Lamerica trovando, assieme al mio aiuto, quasi per caso, l’attore coprotagonista Carmelo Di Mazzarelli, accanto al grande Enrico Lo Verso”, ha confidato il regista, che ha ricevuto il premio Carrubo d’Oro – Maestri del Cinema, sottolineando come “non siano le location ma le persone e la loro anima a rendere unica ogni storia”. Al suo fianco, in questi giorni sul palco e nei dialoghi con il pubblico, proprio Enrico Lo Verso, amico e attore simbolo di tanti suoi film, che sabato ha tenuto anche la masterclass “Il mestiere dell’attore”, ripercorrendo una carriera cominciata da bambino, quando il teatro greco di Siracusa gli fece intuire il richiamo della recitazione. A completare il racconto dei mestieri del cinema è intervenuto il direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj, che ha svelato come le scelte di luce e inquadratura possano, e forse devono, diventare quasi “invisibili”, per lasciare spazio alla regia e agli attori.
Non solo grandi maestri, ma anche memoria e nuove voci in questa edizione del Costaiblea Film Festival: il documentario Gela 1943: lo sbarco, con la regia di Chiara Ottaviano e Andrea Giannoneha conquistato il pubblico con la passione e la cura degli studenti del Liceo “Elio Vittorini” di Gela, mentre il concorso cortometraggi, curato dal giovane regista Angelo Piccione e con la giuria presieduta da Amalia Spadola, ha premiato il regista siciliano Gaetano Di Gaetano per “L’estate amara”, a conferma di un’attenzione costante verso il futuro del cinema e i giovani registi. Molto apprezzata per tutta la durata del festival anche la mostra “Pier Paolo Pasolini, più moderno di ogni moderno”, curata da Graziano Marraffa e finanziata dal GAL Terra Barocca, che ha permesso ai visitatori di riscoprire il legame tra il poeta-regista e la Sicilia attraverso manifesti originali e installazioni video. Tra i momenti più emozionanti, l’omaggio a Pasquale Spadola, premiato con il Mazzarelli “Una carriera per il cinema ibleo”. Location manager di fama, Spadola ha contribuito a far conoscere la provincia di Ragusa a registi del calibro, tra gli altri, di Taviani, Tornatore, Amelio e Sironi, trasformando gli scorci iblei in set cinematografici di fama internazionale. A consegnare il riconoscimento è stata la figlia Amalia, alla presenza del sindaco Peppe Cassì, di Amelio e Lo Verso. “Questa edizione è stata un successo, grazie alla passione del pubblico e alla qualità degli ospiti. Il Costaiblea Film Festival ha trovato a Marina di Ragusa la sua casa definitiva e si prepara a guardare con entusiasmo alla trentesima edizione, sempre più aperta ai giovani e al mondo”, ha dichiarato il direttore artistico Vito Zagarrio, tracciando un bilancio che guarda già al futuro e ringraziando la direttrice organizzativa Federica Schembri e tutto lo staff che ha collaborato compreso il team della Pro Loco Mazzarelli. Con le proiezioni finali, tra cui Campo di battaglia e la retrospettiva dedicata ad Amelio, è calato il sipario su un festival che ha saputo unire memoria e innovazione, confermando Marina di Ragusa come punto di riferimento per il cinema d’autore e per chi crede nella forza delle storie che sanno emozionare.