Alla Dantoni di Scicli “Una storia vera di quotidiana solidarietà”. Una lezione con il Preside Cugno.
Molte persone pensano che i musulmani siano maleducati e che portino solo guai, non è così. molte persone anche dalle nostre parti portano a dei guai e non possiamo pensare che siano solo stranieri o persone che non fanno parte della nostra cultura.
In poco tempo sono addirittura riusciti a creare in Camerun una scuola da trentamila euro grazie a un importante sistema fondato sui pochi risparmi dei ragazzi.
in africa si vive di agricoltura e ogni famiglia ha il suo campo, tuttavia durante la stagione secca non è facile andare avanti, tuttavia prima della stagione delle piogge gli abitanti seminano degli ortaggi per preparare i campi alla nuova stagione. In quel posto di giorno gli abitanti trasportano legna e si riforniscono di acqua, inoltre i bambini per andare a scuola devono percorrere 3-4 kilometri a piedi ma la cosa sorprendente e che lo fanno col sorriso e con la felicità di stare insieme.
I cellulari sono molto vecchi ma ce li hanno tutti, anche se non hanno mai credito. Essi coltivano prevalentemente arachidi, mais e miglio.
I ragazzi non hanno molto tempo libero però nel poco tempo libero che hanno giocano alla campana o con la corda e molti si costruiscono dei giocattoli con dei legni. Normalmente la gente va a dormire alle 19.00 per poi svegliarsi alle 5:30 del mattino.
Intervista al Preside Cugno
Giorno 30 Aprile 2025 presso la scuola media “G. Dantoni “ noi alunni della classe II D abbiamo posto alcune domande al Preside G. Cugno
“mi sono come sentito in dovere di aiutarli”, queste sono le prime parole che il Professore Cugno, ex preside ora in pensione, ha detto dopo aver risposto alla domanda “come si è sentito nel vedere quei ragazzi del Camerun ridotti in miseria?”. Per il professore Cugno è infatti ormai una ripetuta esperienza quella di andare ogni anno in Camerun per dare il suo contributo di beneficenza e per aiutare i bambini bisognosi di imparare. Egli è passato anche da Congo e Uganda, ma poiché oramai non è più possibile andare in Congo per via della pericolosità delle guerre, si è poi spostato in Camerun per continuare a diffondere del bene. Dal 2005 fino ad oggi, la sua associazione “Aiutiamoli a crescere” è arrivata a costruire sedici scuole in tutto il territorio del Camerun; ora i bambini non saranno più costretti a stare seduti su dei tronchi per seguire le lezioni e non saranno più costretti a percorrere ogni giorno tre o quattro kilometri solo per arrivare a scuola. Durante l’esposizione del professore ci siamo tutti commossi, come anche lui stesso nel ripensare ai tanti bambini che, prima del loro arrivo solidale, si trovavano in uno stato quasi penoso, nonché isolati dal resto del loro continente. Infine il Professore ci ha parlato dell’argomento più curioso per noi ragazzi: il gioco. I diversi giochi che vengono praticati oggi in Camerun venivano eseguiti in Italia solo molti anni fa come: la campana, salto con la corda e i bambini si divertono tanto anche nel costruire dei rudimentali giocattoli con funi e legnetti. Lì in molti sono in possesso di cellulari, ma, la cosa più curiosa è che nessuno ha mai credito… Infine possiamo affermare che questa conferenza è stata un’occasione unica e commovente; forse qualcuno di noi potrà cogliere e chissà…magari diventare un volontario. Speriamo di sì
Francesco Causarano Jr.
Limam Mohamed Aziz