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Opere di Boetti e Schifano alla Quam. Dal 31 luglio.

Giovedì 31 luglio alle 19.00 si inaugura la straordinaria mostra: “Genio parola colore_Opere di Alighiero Boetti e Mario Schifano”, curata da Antonio Sarnari alla Galleria Quam di Scicli.
Il progetto è concentrato su due soli autori, con molte opere importanti e di grande formato, perché: “si analizza un preciso momento dell’arte italiana negli anni sessanta” dice il curatore, “lo scollamento interno tra il naturale sviluppo della pittura e la nascita dei nuovi linguaggi; linguaggi alternativi sostenuti da autori che ritengono ormai insufficiente il medium strettamente pittorico. In particolare Boetti e Schifano partecipano alla famosissima mostra curata da Germano Celant a Torino nel 1967, da cui si considera nascere il movimento dell’Arte Povera”.

Alighiero Boetti realizza anche l’originalissima opera-manifesto, oggi esposta in questa mostra alle Quam, in cui inserisce dei simboli ermetici accanto ai nomi di tutti gli autori, il cui significato è custodito da un famigerato notaio che ne svelerà il senso solo a cinquant’anni dalla morte dell’autore, secondo quanto detto da Boetti stesso. Dal movimento dell’Arte Povera tanto Boetti quanto Schifano prederanno presto le distanze, ciascuno indipendentemente impegnato in una ricerca più profonda e autentica e meno interessati ai confini limitanti del movimento.
“Questo è un momento molto interessante, per comprendere come si stava frammentando l’arte italiana” aggiunge il curatore Antonio Sarnari, “centro della ricerca, che fino a poco prima aveva avuto indiscutibilmente il maggior peso storico a livello internazionale, e che si stava contaminando di linguaggi e influenze provenienti da tutto il mondo, in particolare dagli States”.

In mostra diverse opere museali di Schifano, tra cui un Paesaggio Anemico degli anni settanta che sfiora i 2×2 metri, e ancora la grande tela “Idrocoltura” di 1,5×2 metri, insieme alle tele emulsionate della Televisione, tra cui un rarissimo “Omaggio a De Chirico”, e ancora i collage e le famose “sabbie” degli ultimi anni. Per Boetti, oltre il citato “manifesto dell’Arte Povera”, la mostra ha raccolto alcuni dei più noti arazzi, tra cui un elegantissimo e raro ‘Kabul’ del 1979, e poi l’opera “24 fiumi”, prima di una serie, alla fine della quale, Boetti e la moglie classificarono i fiumi del mondo per lunghezza, progetto che si concluse con l’edizione di un famoso libro. Ancora in mostra la famosa opera Torino 1968, alcune opere della serie dei giochi e in particolare un bellissimo collage, del ciclo dei “postali”, in cui Boetti sintetizza tutti i suoi cicli e mette insieme tutti i suoi riferimenti concettuali.

La mostra “Genio parola colore_Opere di Alighiero Boetti e Mario Schifano” alla Galleria Quam di Scicli inaugura giovedì 31 luglio alle 19.00 e rimarrà aperta ad ingresso libero fino al 6 settembre 2025 con orari di galleria.