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La Mostra di Isgrò al Carmine: le parole dell’Artista e quelle del Ministro Giuli

“Parlare di fiori in tempo di guerra è un gesto politico -ha esordito così Emilio Isgrò nella Chiesa del Carmine, in occasione dell’inaugurazione della sua Antologica-. La Sicilia è il Nord di quel Mediterraneo dove è nato Dio, dove si fanno le guerre e dove è anche nato il pensiero europeo. Oggi il compito dell’Europa è aiutare l’America, aiutare l’America a tornare a quel pensiero occidentale che noi nel Mediterraneo viviamo tutti i giorni. Al Ministro Giuli faccio un appello: non è possibile che la prima voce del Made in Italy sia lo stilismo, la prima voce deve essere l’arte, specialmente quella contemporanea. Ecco, noi non dovremo mai mettere un dazio sull’arte americana, perché la Sicilia accoglie tutti, ma serve ora istituire borse di studio anche per giovani artisti stranieri per evitare che si affermi il peggiore mercato, quello delle mode. Difendendo la libertà dell’arte -ha concluso Isgrò- difendiamo la libertà dell’uomo”.

“Sono fortunato -ha detto da parte sua il Ministro Giuli- perché ho la possibilità di celebrare il maestro Isgrò col suo messaggio artistico universale. Ancora una volta la Sicilia, la sua arte, la sua conoscenza si dimostra il centro dello sviluppo culturale dell’Italia. Ho sentito un cittadino dire: “Oggi Scicli è la capitale della cultura”. Rispondo che oggi Scicli è molto di più. È la rappresentazione di come la Sicilia sia naturalmente la capitale culturale del mondo mediterraneo e Scicli è la rappresentazione della perfetta importanza che la cultura, l’arte, la creatività hanno per l’umanità”.

(Foto I Love Scicli)