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45 anni del “Brancati”: Ottimo il primo incontro a ricordare gli anni. Questa sera: i Manifesti della storia cittadina.

Serata opportuna ieri nella Chiesa di Santa Teresa. Il Movimento Brancati ha voluto avviare una serie di incontri in occasione dei 45 anni di attività in città. In apertura il saluto del prof. Giuseppe Pitrolo a nome dell’associazione e qualche attenzione ai primi anni di attività. Ricordi, date, persone che avviarono l’esperienza culturale; i nomi di chi tracciò le prime esperienze. Piero Guccione che fu il primo Presidente del Movimento.

Poi gli interventi dei relatori, Prof. Paolo Nifosì, Prof.ssa Lucia Nifosì, prof. Gaetano Magro. Il primo a tracciare e ricordare i primi anni ’80, quelli in cui il Movimento propose le prime discussioni all”interno del gruppo promotore; quindi le iniziative che cominciarono a prender piede e a trasformarsi – a poco a poco- in eventi sempre più originali. Per arrivare immediatamente a quella che fu una delle prime istanze dell’Associazione: il territorio, l’abusivismo, la salvaguardia del paesaggio e- per quegli anni – le manifestazioni contro i missili a Comiso. Per arrivare, poi, a quelle che furono le Mostre d’arte, l’apertura e la fruizione di Palazzo Mormino a Donnalucata (con le opere di artisti di grande valore e notorietà). Da lì le conoscenze di scrittori e libri che subito attecchirono e diventarono primarie tra le proposte che andavano crescendo. Nifosì ha ricordato la serata con Leonardo Sciascia che a Palazzo Busacca fece una relazione su un periodo particolare dello scrittore Vitaliano Brancati; testo che dopo qualche giorno fu pubblicato sul Corriere della Sera. E poi ancora le presenze di Gesualdo Bufalino, dei Professori dell’Università di Catania, le manifestazioni a difesa della natura e della pulizia della città.

A seguire l’intervento di Lucia Nifosì, che partendo dai ricordi dell’infanzia e dei primi anni nelle sedi del Brancati (Lei che andava crescendo seguendo papà e mamma nelle occasioni di mostre ed eventi vari). La sua è stata una testimonianza del rapporto con le tematiche che poi nell’età più matura sono diventate patrimonio personale e scoperta, e formazione. Il ricordo – tra l’altro- dell’esperienza come Gruppo di giovani, che negli anni della crescita post universitaria, tentò e fece iniziative che diedero modo di sperimentare nuovi temi. Anche la prof.ssa Lucia cita momenti importanti del “Brancati” e mette in risalto, soprattutto, la continuità di proposte, che hanno arricchito la vita in città.

Particolare l’intervento del prof. Gaetano Magro. Partendo da quella che è la sua professione, ha voluto ragionare e argomentare sul rapporto con i giovani; partendo dalle positive esperienze del Movimento Brancati, ma non rinunciando ad una seria riflessione sui giovani e a quello che potrebbe essere un altro modo di rapportarsi tra le generazioni. Una visione che va oltre il passato, il presente, ma che potrebbe costituire un ulteriore passaggio in avanti, nella storia del “Brancati”. Magro non nasconde le difficoltà di un lavoro in tal senso, ma il rapporto tra le generazioni, i singoli e la massa, la società e le aspirazioni possono essere materia di incontri e progetti di crecsita. In questo si può pensare alla Scuola e con essa collaborare.

Questa sera un altro incontro nella sede del “Brancati” in VIa Aleardi. Si apre una interessante Mostra dei Manifesti che il Movimento ha prodotto in questi 45 anni di attività. E’ come andare indietro per un quarantennio e valutare il cammino di un’associazione all’interno di una comunità cittadina. Ma sempre più protagonista nella Sicilia del Sud Est.