– Rifiuti o Turismo: che ne sarà di Scicli? Un documento del Comitato

Dal Comitato cittadino Salute e Ambiente, riceviamo e pubblichiamo:

“Qualche settimana fa, precisamente il 19 maggio, il nostro Comitato, in vista delle prossime elezioni comunali, ha inviato una lettera aperta a tutti i candidati a sindaco, che è stata pubblicata sulla nostra pagina facebook e dalla stampa locale.

Abbiamo inviato una lettera chiedendo ai candidati sindaci di esplicitare pubblicamente i loro programmi elettorali in tema ambientale, con un focus sulla “questione Acif”.

Abbiamo chiesto un impegno serio e concreto sul futuro prossimo di Scicli, abbiamo chiesto trasparenza nei confronti di chi andrà a votare. I cittadini devono sapere su quale strada il prossimo sindaco intende portare Scicli.

Ad oggi, abbiamo incontrato, su loro richiesta, solo i candidati Giorgio Vindigni e Giovanni Venticinque.

Gli altri quattro candidati non hanno trovato il tempo per poterci rispondere e, a distanza di pochi giorni dalle elezioni comunali, dubitiamo che possano recuperare.

Sarebbe stata auspicabile anche una dichiarazione palese, in uno dei tanti confronti pubblici a cui hanno partecipato i candidati a sindaco, su un tema che è di primaria importanza. Il silenzio, si sa, dà adito a varie interpretazioni.

Proprio ascoltando i vari confronti pubblici, notiamo che tutti i candidati stanno evidenziando l’importanza crescente del turismo sciclitano, la necessità di puntare sempre più sul turismo. Ma davvero si pensa di poter vivere di turismo quando a meno di 2 km dal centro storico (C.da Cuturi) potrebbero arrivare 800 tonnellate al giorno di rifiuti pericolosi (e non) da trattare?

Tutti i candidati stanno parlando di ecologia e ambiente – oggi è di moda – quindi ci si professa tutti “green”. Tuttavia se si facesse una pista ciclabile a Priolo, questo non farebbe della sfortunata Priolo una città green.

Riflettiamo su un fatto recente. Se per aver asfaltato le vie del centro storico, si è mobilitato l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, vogliamo pensare a cosa potrebbe succedere con l’insediamento dell’impianto Acif?

Davvero si vuole giocare con il futuro di tantissime imprese che operano nel settore turistico-alberghiero e commerciale di Scicli? Per non parlare delle possibili ripercussioni sul valore immobiliare delle case.

Ribadiamo che la contrarietà non è al tipo di impianto ma alla sua astrusa collocazione, oltre alle “incongruenze” burocratiche riscontrate.

L’area di Truncafila – San Biagio – Cuturi, inoltre, è area tutelata (non tutta, purtroppo, come abbiamo già avuto modo di chiarire) e potrebbe rientrare nel Parco Nazionale degli Iblei, cosa che di sicuro darebbe un notevole slancio al turismo cittadino. Ma qualcuno ha mai visto una mega industria per il trattamento di rifiuti all’interno di un Parco Nazionale?

Scicli ha un elevato potenziale, ma deve essere indirizzato su scelte che facciano bene al nostro territorio, che ci consentano di continuare ad essere Patrimonio UNESCO e luogo del “vivere bene”.

Ci auguriamo, dunque, che il prossimo sindaco non sia silente, ma capace di fare scelte coerenti con il volere dei cittadini, che hanno già manifestato in piazza la loro contrarietà a questo tipo di insediamenti, e difendere la città da qualsiasi iniziativa che possa, anche solo potenzialmente, danneggiarla”.

La Presidente- Tiziana Cicero

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