L’atto intimidatorio al PD e a Giorgio Vindigni apre con il segno meno la campagna elettorale per la Sindacatura.

No, non è un gesto di “analfabetismo e stupidità” il gesto di intimidazione politica registrato ai danni della sede del PD di Scicli (imbrattamento del logo del partito e dell’immagine disegnata – un primo manifesto di candidatura a sindaco di Giorgio Vindigni- sulla porta d’ingresso). Il Sindaco Giannone lo ha considerato “un gesto di pura stupidità”, qualcunaltro “inutili provocazioni che non possono essere tollerati”, altri ancora “gesto sconsiderato e inopportuno”. Registriamo comunque positiva e importante la solidarietà arrivata a Giorgio Vindigni da alcuni schieramenti e uomini politici; non vorremmo però derubricare il fatto e archiviarlo velocemente nei cassetti della memoria on line.

Il fatto è grave perchè è diretto ad una persona che già in passato ha avuto avvertimenti malavitosi e danni concreti nell’azienda che gestisce. Potrebbe anche esserci un filo che lega il passato al presente, proprio nel momento in cui Vindigni entra ufficialmente nella battaglia elettorale per la Sindacatura. Qui l’attenzione deve essere massima, perchè la città deve saper interpretare i fatti e bloccare sin sul nascere i comportamenti devianti di qualche gruppo o singolo, già registrati e di cui la Magistratura si sta occupando. Occhio quindi alle intemperanze e ai ragionamenti affrettati e in tanti casi qualunquisti. Sappiamo, con questo atto vandalico, che c’è qualcuno che vuole “inquinare” la campagna elettorale di primavera. La città deve avere la capacità di isolarlo: con la forza della ragione, dei programmi politici e di sviluppo, con i gruppi politici di provata esperienza democratica.

F.C.

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